Una sperimentazione a basso costo per ottenere risultati che potrebbero essere determinanti nella prevenzione del cancro. Succede all’ospedale Galliera di Genova, coinvolto insieme all’Asl 3 genovese e all’Istituto europeo di oncologia per l’Italia, mentre per gli Stati Uniti partecipano l’M.D. Anderson Cancer Center, il Medical Center della Columbia University a New York e il Moffit Cancer Center dell’University of South Florida a Tampa.
Proprio oggi la visita della delegazione americana per definire i dettagli dell’avvio della sperimentazione, finanziata dal National Cancer Institute di Washington: in pratica verrà somministrato il farmaco exemestane per 4-6 settimane, alle donne in menopausa in attesa di intervento chirurgico al seno per un tumore mammario allo stadio 0-II (quindi allo stadio iniziale) e che sia ormono responsivo (cioè che presenti recettori ormonali, cioè in grado di reagire a stimoli ormonali esterni o interni, sviluppando una reazione caratteristica). Saranno circa 180 le pazienti coinvolte.
«L’exemestane è un anti estrogeno», spiega Andrea De Censi, direttore dell’Oncologia del Galliera, responsabile della ricerca. In pratica la sperimentazione si occuperà di capire meglio le reazioni al farmaco dell’estradiolo (il principale ormone femminile) presente nel sangue e della molecola ki67, cioè l’indice di proliferazione cellulare nel tessuto tumorale (è usata come marcatore per definire l’aggressività di un tumore).
«In pratica usiamo biomarcatori come criteri di risposta clinica – specifica De Censi – in questo modo risparmiamo tempi e costi rispetto alle sperimentazioni tradizionali che richiedono molti anni e grandi numeri di soggetti per arrivare a risultati valutabili».
Coinvolta anche la breast unit dell’Asl 3. Oggi è stata anche l’occasione per discutere di future collaborazioni e nuovi progetti. I fondi sono stati raccolti partecipando al bando di finanziamento competitivo su temi specifici che l’Nci pubblica ogni 4 mesi.
La ricerca scientifica di De Censi e del suo team, insieme con il gruppo di Bernardo Bonanni dell’Istituto europeo di oncologia, da anni si concentra sulla prevenzione con farmaci usati in pratica clinica ma con altra indicazioni, a dosi ridotte rispetto a quelle convenzionali e a basso costo. Ancora oggi sono in corso studi clinici sul tamoxifen per la prevenzione della recidiva del cancro al seno (5mg/die invece di 20 mg/die), sulla metformina, un farmaco che di solito viene somministrato ai diabetici per la prevenzione dei tumori legati all’obesità, mentre l’aspirina a dosi cardiologiche viene usata per la prevenzione delle recidive del tumore al colon-retto. Inoltre sono in sperimentazione sostanze naturali come la curcumina e l’estratto del mirtillo per i polipi del colon retto.