Chiusura contrastata per le Borse europee, influenzate da una parte dall’andamento incerto di Wall Street, dove gli investitori si interrogano sulle conseguenze del licenziamento del direttore dell’Fbi, James Comey, deciso dal presidente Usa, Donald Trump, e dall’altra dalle dichiarazioni del presidente della Bce, Mario Draghi, per il quale l’economia dell’Eurozona mostra una fase di ripresa più solida.
Londra ha chiuso guadagnando lo 0,59% a 7.385 punti. Piatte Francoforte (+0,07% a 12.757 punti) e Parigi (+0,05% a 5.400,46 punti). In netto rialzo Milano con Ftse Italia All-Share a 23.783,67 (+0,22%) e Ftse Mib a 21.552,81 (+0,31%).
A Piazza Affari sono crollate del 5,66% le Bper, a causa della trimestrale giudicata deludente, con un utile in calo quasi del 50%. Sono state premiate le A2a (+5,37%, miglior titolo del Ftse Mib), dopo i conti in crescita del periodo gennaio-marzo, e la revisione al rialzo delle stime di crescita dei margini di fine anno. Tra gli istituti di credito, giùBanco Bpm (-2,12%.), Intesa sp (-0,07%), Mediobanca (-0,27%.) e Ubi (-0,36%). Bene Unicredit (+1,19). Nel risparmio gestito, molto bene Mediolanum (+3,23%) dopo i conti.
Sono andate bene anche Eni (+0,54%), dopo l’annuncio del ritorno all’utile, Enel (+0,44%) e Mediaset (+1,2%), anch’esse sulla scia dell’annuncio del ritorno all’utile, oltre che del buyback sul 10% del capitale.
Molto bene anche Campari (4,24%) premiata dagli analisti dopo i conti oltre le attese.
Sul fronte dei cambi, l’euro è abbastanza stabile nei confronti del dollaro: passa di mano a 1,0866 dollari (da 1,0883 ieri sera). Quota inoltre 124 yen (da 124,16 yen), mentre il dollaro-yen si attesta a 114,12 (da 114,16).
Vola il petrolio, grazie al sostegno dei dati americani sulle scorte, calate oltre le attese. Il wti, contratto con consegna a giugno, sale del 3% a 47,25 dollari al barile.