Sono più di un milione in Italia gli anziani non autosufficienti o colpiti dalla malattia di Alzheimer o altre forme di demenza senile. Per tutelare queste persone che spesso non possono nemmeno esprimere i loro bisogni fondamentali come la fame, la sete, il caldo, il freddo, hanno necessità di essere nutriti, cambiati, di assumere correttamente le terapie dipendendo completamente dagli altri, in Italia ci sono la legge 833 del 1978 e, dal 2002 l’erogazione di prestazioni di livello essenziale come le cure domiciliari di lunga durata, i centri diurni, i ricoveri in strutture residenziali convenzionate. Per ottenere il diritto a queste prestazioni (che vanno richieste ad Asl e Comuni) è però indispensabile seguire i percorsi previsti dalle norme e non tutti li conoscono.
All’informazione sul diritto alla continuità delle cure e su come agire a sostegno dei familiari degli anziani non autosufficienti o ammalati di Alzheimer o di altre forme di demenza senile che chiedono aiuto nel far rispettare questo diritto per i loro cari, è dedicato un incontro a Genova giovedì alle 16 nel salone di Palazzo Doria Spinola (largo Eros Lanfranco 1) patrocinato dalla Provincia e organizzato dalle associazioni Mater Matuta, Fondazione promozione sociale, 50 & Più e Anaste Liguria. Interverranno fra gli altri Maria Grazia Breda, presidente della Fondazione promozione sociale onlus e il difensore civico della Regione Liguria, Francesco Lalla, che spiegherà anche come cittadini e associazioni possono contattare il suo ufficio per ottenere il rispetto del diritto alla continuità terapeutica per gli anziani ammalati cronici non autosufficienti o affetti da demenze senili.