«Sono stati due anni terribili e di grande dolore, per me e per la mia famiglia. Anni in cui sono stata vittima di attacchi molto feroci. Sono sempre stata convinta di non avere responsabilità in merito ai fatti contestati e ho scelto con coraggio il rito abbreviato, proprio per fare chiarezza nei tempi più rapidi possibili, confidando nella giustizia. Oggi il mio più grande desiderio è condividere con la mia famiglia questa giornata in cui viene ristabilito il mio onore e dire finalmente a mio figlio che la mamma si è comportata bene. Voglio ringraziare i miei avvocati Andrea Corradino e Fabio Sommovigo per l’egregio lavoro svolto e la competenza dimostrata in ogni passaggio di questa vicenda». Così Raffaella Paita commenta la propria assoluzione, per non aver commesso il fatto, nel processo per l’alluvione 2014.
«Raffaella – dichiara David Ermini, commissario del Pd ligure – ha sempre proclamato la sua innocenza e di questo siamo sempre stati conviti. Adesso la decisione del gup di Genova le rende giustizia e ristabilisce la verità dei fatti. È un momento di grande felicità che vogliamo condividere con lei».
«Non ho mai avuto dubbi – afferma in una nota stampa Alessandro Terrile, segretario del Pd genovese – sulla completa innocenza di Raffaella Paita e sulla sua estraneità alle accuse che le erano state rivolte in merito ai fatti dell’alluvione del 2014. Oggi l’assoluzione di Raffaella, per non aver commesso il fatto, ristabilisce la verità su quanto accaduto e viene accolta da tutto il Pd genovese con grande soddisfazione. Oggi è un bel giorno per Raffaella, per il PD, per la Giustizia».
Alessandro Terrile, segretario PD Genova
Sulla vicenda intervengono anche i consiglieri regionali del Partito democratico Giovanni Barbagallo, Luigi De Vincenzi, Valter Ferrando, Luca Garibaldi, Giovanni Lunardon, Juri Michelucci e Pippo Rossetti. «In questi due anni – si legge in un comunicato congiunto dei consiglieri del Pd – non abbiamo mai avuto dubbi sul suo operato, le abbiamo sempre dato fiducia conoscendone onestà e valori; per questo accogliamo la sentenza con grande soddisfazione. Ricordiamo che le accuse e il rinvio a giudizio sono state avanzate in piena campagna elettorale per le regionali, accuse che oggi si sono rivelate infondate. A Lella va tutto l’abbraccio del Gruppo regionale del Pd e di tutti i dipendenti del gruppo in Regione».