Seduta negativa per le Borse europee. Francoforte segna -2,19% con il Dax a 10.393,71 punti, Parigi cede l’1,8% con il Cac 40 a 4.407,85 punti, Londra -1,32% e il Ftse 100 a a 6.818,04 punti. I listini del Vecchio Continente sono sono stati trainati in basso dal comparto bancario sin seguito dalla vicenda di Deutsche Bank. I titoli dell’istituto tedesco hanno aggiornato nuovi minimi storici, mentre il mercato si interroga su come l’istituto farà fa ronte a 14 miliardi di dollari di multa da pagare agli Stati Uniti per le vicende legate ai subprime. I vertici della banca hanno smentito il ricorso a un aumento di capitale e anche ad aiuti di stato. Anche l’andamento negativo di Wall Street e le dichiarazioni del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha parlato ancora di rischio al ribasso per la crescita europea, hanno incoraggiato ulteriormente le vendite.
Milano ha chiuso con Ftse Mib a 16.192,48 (-1,58%) e Ftse Italia All-Share a 17.840,88 (-1,47%).
Anche a Piazza Affari hanno pesato soprattutto i titoli bancari, tutti in rosso a eccezione di
Mps che, nel giorno del cda convocato a Milano e non ancora concluso, recupera l’1,43%. Banco Popolare cede il 2,33%, Bpm il 2,75%, Intesa l’1,15%, Ubi -2,29%, Unicredit -3,63%).
Male anche l’energia: Eni -1,83%, Enel -1,26%, Saipem -3,97%, Snam -0,69%).
Vistosi i cali di Mediobanca -3,89%, Fca -3,65%, Cnh Industrial -3,07%.
Leonardo-Finmeccanica perde l’1,27%, Tenaris -1,46% .
In discesa anche Telecom (-2,75%) e Stm (-0,90%).
In calo anche il lusso con Luxottica a -1,68%, Moncler -1,51% e Yoox a -2,33%.
Bene Recordati (+3,3%), sull’ipotesi che alla società siano interessati investitori cinesi.
Il wti, contratto con consegna a novembre, sta guadagnando il 3,4% attestandosi a 46 dollari al barile, nell’attesa delle decisioni che saranno prese nella riunione informale dell’Opec in Algeria.
Sul fronte dei cambi, l’euro/dollaro è scambiato a 1,1272 (venerdì si attestava a 1,1228). L’euro-yen è pari a 113,04 (113,43), mentre il dollaro-yen è pari 100,3 (101,02).