Il progetto delle domeniche pedonali una volta al mese, con la facoltà data dal Comune di Genova ai presidenti di Municipio di scegliere quali vie coinvolgere, ha allarmato i commercianti, soprattutto quelli del centro città.
Il Centro Est ha puntato su via Gramsci e via XX Settembre, secondo quanto dichiarato da Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova, che dichiara: «Confcommercio Genova esprime la propria netta contrarietà e profonda delusione per il piano del Comune di istituire domeniche pedonali in via Gramsci e via XX Settembre, senza aver minimamente coinvolto i rappresentanti dei commercianti».
«Questa amministrazione − aggiunge Ilaria Natoli, presidente del Civ di via XX Settembre − sembra aver dimenticato che i commercianti sono i veri protagonisti dell’economia locale. Ancora una volta, si decide senza ascoltare, senza discutere, senza conoscere le esigenze e le difficoltà di chi lavora ogni giorno per far funzionare la città. La nostra categoria è stanca di essere ignorata. Abbiamo già dovuto lottare contro le Ztl e altre misure restrittive. Non accetteremo che si continui a trattare i commercianti come cittadini di serie B».
«Inoltre − segnala Cavo − vorremmo ricordare che la precedente consiliatura aveva approvato una delibera per la realizzazione di sette nuovi parcheggi, che purtroppo è rimasta lettera morta. Chiediamo che venga dato seguito a questo impegno, anziché introdurre nuove misure che penalizzano ulteriormente i commercianti».
«L’idea di Piazza Colombo chiusa al traffico, sgombra di auto una domenica al mese e animata da eventi organizzati dal Comune, non dispiace affatto − precisa Manuela Carena, presidente Civ Colombo Galata − ma parlare di ‘sperimentazione’ basandosi su una chiusura domenicale al mese per poi, se desse risultati accettabili, pensare di poterla applicare a tutta la settimana lavorativa, è davvero pericoloso. Se l’attuale amministrazione e gli assessori preposti avessero interpellato i Civ interessati e la Confcommercio che li rappresenta, avremmo spiegato loro che il piccolo commercio di vicinato di qualità non si aiuta con le chiusure al traffico, specialmente in zone così nevralgiche come piazza Colombo, ma creando prima servizi compensativi come parcheggi e un trasporto pubblico davvero efficiente. Decidere anche solo per una domenica al mese senza interpellarci è calare dall’alto una decisione: ma perché, invece di continuare con questo modus operandi che non fa bene alla città e crea solo tensioni inutili, non si lavora in sinergia con le forze positive della città per il bene comune?».
«Confcommercio Genova − afferma Cavo − chiede un incontro urgente con gli amministratori comunali per esprimere la propria indignazione e chiedere un cambio di passo nella gestione della città».