L’approvazione del bilancio consuntivo 2024, le criticità nell’attuazione del Pnrr, le difficoltà dei Comuni per la carenza del personale, il taglio del 70% delle risorse del Fondo strade per le Province, sono stati i temi al centro dell’assemblea dei soci di Anci Liguria, che si è svolta oggi nella sala del Consiglio della Città metropolitana di Genova e online.
A presiedere i lavori il presidente di Anci Liguria Pierluigi Peracchini, coadiuvato dal direttore generale Pierluigi Vinai.
Nel corso della riunione, che si è svolta contestualmente al Consiglio direttivo dell’Associazione, è stato approvato il bilancio consuntivo 2024 e illustrato il bilancio di missione.
Tra le tematiche d’interesse degli enti locali, sono state esaminate le elezioni amministrative del 25 e 26 maggio; le iniziative del gruppo di lavoro Anci-Regione Liguria sul Capodanno 2026; il nuovo Consiglio delle Autonomie Locali liguri; il nuovo Protocollo di intesa Anci Liguria-Regione Liguria; il bonus sociale rifiuti – componente perequativa e scadenza Tari; lo stato dell’arte del Pnrr e le problematiche sull’attuazione dei progetti; la nuova programmazione comunitaria, in cui Anci Liguria è impegnata in numerosi progetti europei; le difficoltà dei Comuni sulla carenza del personale; i fondi regionali sul welfare.
«Un’assemblea importante – commenta Peracchini – per l’approvazione del bilancio consuntivo 2024, ma nei numeri c’è scritta l’attività importantissima che Anci Liguria con il suo drettore, il suo personale e tutti i suoi funzionari svolge a favore di tutti i Comuni della Liguria, non solo in regione ma anche a livello nazionale Si è parlato delle criticità attualmente in essere sul Pnrr, tutti i lavori, le problematiche che riguardano i vari aspetti di contenzioso, normativi, e le procedure dei lavori che hanno dei tempi molto stretti in base alla normativa specifica: entro la metà del 2026 devono essere terminati e quindi questi problemi sono all’ordine del giorno di ogni Comune».
«Un’altra riflessione importante – prosegue Peracchini – è quella sulla norma che prevede il taglio del 70% delle risorse del Fondo strade per le Province, che metterà in crisi, nei prossimi mesi, il sistema della viabilità nazionale. Abbiamo chiesto al Governo una revisione di questi tagli perché incideranno in modo pesante sulla vita dei cittadini e sui collegamenti. Un’ultima riflessione è stata fatta anche sulla diminuzione del personale dei Comuni che, se continuerà così, metterà in ulteriore difficoltà tutte le varie Istituzioni locali e che, quindi, bisogna assolutamente affrontare in termini di maggior risorse per i livelli territoriali».