La Liguria è tra le regioni che ha registrato una diminuzione più ampia delle esportazioni nel primo trimestre del 2024. A dirlo è l’Istat che nel suo report periodico fotografa una contrazione nel periodo gennaio-marzo pari al -14,7%. Peggio della Liguria solo Marche (-55,5%) e Basilicata (-35,3%), mentre le regioni più dinamiche sono Calabria (+26,9%), Molise (+22,2%).
In generale, nel primo trimestre 2024 l’export italiano in valore registra una dinamica congiunturale negativa, seppure con intensità diverse. Il Centro vede una crescita del +1,0%, nel Nord-est la flessione è contenuta (-0,9%), è maggiore per il Nord-ovest (-3,5%) e il Sud e Isole (-4,1%).
Nello stesso periodo, su base annua, la diminuzione dell’export nazionale in valore (-2,8%) è sintesi di dinamiche territoriali molto differenziate: si rileva una crescita marcata per le Isole (+8,9%) e relativamente più contenuta per il Sud (+4,3%), mentre il Nord-est (-2,4%) e il Nord-ovest (-3,4%) mostrano una flessione e il Centro (-10,4%) una decisa contrazione.
Per quanto riguarda il primo trimestre del 2024, la forte riduzione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche contribuisce per 2,8 punti percentuali alla flessione dell’export nazionale; un ulteriore contributo negativo di 1,2 punti deriva dalle minori esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti da Lombardia, Veneto e Lazio e di articoli in pelle da Toscana e Lombardia.
Su base annua, i contributi negativi più ampi all’export nazionale derivano dalla contrazione delle vendite delle Marche verso Cina (-97,1%) e Belgio (-74,6%), della Toscana verso la Svizzera (-67,5%) e della Lombardia verso Germania (-10,1%), Stati Uniti (-9,2%), Francia (-6,6%) e Paesi Bassi (-13,6%).