Il Consiglio di Stato riabilita l’interdittiva antimafia sul Consorzio Research, azienda capofila dell’appalto dello scolmatore del Bisagno a Genova. Il cantiere rischia quindi una nuova sospensione. Lo scrive l’Agenzia Dire.
Ieri il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dai ministeri competenti e dalla Prefettura di Salerno contro la decisione del Tar di Salerno che annullò la prima interdittiva antimafia.
«La situazione è singolare: quel consorzio è stato considerato mafioso o non mafioso da vari tribunali a senso alternato – commenta il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, commissario governativo dell’opera – abbiamo già fermato e riaperto quel cantiere due volte. Peraltro con una denuncia nei confronti del sottoscritto in qualità di commissario che ha chiuso il cantiere alla prima interdittiva, lo ha riconsegnato quando è stata annullata, e adesso ce n’è una nuova».
Toti – scrive la Dire – fa sapere di avere già “convocato l’Avvocatura dello Stato per sapere come ci dobbiamo comportare. Peraltro, è pendente un giudizio di riabilitazione presso il Tribunale campano per quel consorzio ed è già fissato per il 27 marzo. Abbiamo un’esigenza di tutela delle legalità, ma abbiamo anche l’esigenza di non avere un cantiere che come i treni fa una fermata ogni quarto d’ora a seconda del tribunale che si pronuncia. Chiederemo se è necessario risolvere nuovamente il contratto o se occorre aspettare la nuova pronuncia giudiziaria per avere una parola definitiva o per sapere qualche altra misura deve prendere la struttura commissariale”.