Nell’occhio del ciclone da tempo per uno sbilanciamento del personale sul lato impiegatizio (114 contro 258 operai), con tariffe che gli imprenditori privati hanno criticato per essere fuori mercato, Aster ha presentato l’andamento del piano straordinario manutenzioni 2015 affidate, secondo il contratto di servizio, dal Comune di Genova per un importo 10,3 milioni oltre ai 12 già previsti nel contratto di servizio.
Gli importi complessivi sono divisi in questo modo: per le strade è stato eseguito l’84% delle asfaltature, pari a 319 metri quadrati, ai 6,6 milioni standard sono stati aggiunti 5,5 milioni.
Per i rivi/litorali era prevista l’eliminazione di 25 mila metri cubi di materiale dai greti, anche in questo caso è stato attuato l’84% dell’obiettivo. In questo caso ai 563 mila euro del contratto di servizio sono stati aggiunti 1,3 milioni.
Sugli impianti la quota è stata praticamente raddoppiata: da 1,3 milioni a 2,7. Per quanto riguarda il verde lo stanziamento è passato dai 2,4 milioni a 2,9. Una cifra maggiore di quella originaria è stata stanziata per la segnaletica: ai 733 mila euro ne sono stati aggiunti 800 mila. Stessa cifra in più anche per le caditoie, che avevano un budget iniziale di 252 mila euro.
La sistemazione dei marciapiedi è più indietro: il 61% dei 12.500 mq previsti. 60% la percentuale per il ripristino degli apparecchi dell’illuminazione pubblica: 301 su 500.
300 sono anche gli interventi previsti sulle reti bianche, sinora ne sono stati completati 185. Più avanti il capitolo potatura e riqualificazione del verde: dei 3.030 in programma ne sono stati eseguiti 2.306, ossia il 77%.
«Abbiamo messo in campo uno sforzo titanico – dice il presidente e a.d. di Aster Giorgio Fabriani – Genova ha avuto la consapevolezza della necessità di intervenire in questo ambito. Ho partecipato di recente a un convegno a Roma sul consumo di conglomerato bituminoso, scoprendo che si è dimezzato a causa della mancanza di risorse dei Comuni. Un danno economico enorme perché la carenza di manutenzione corrisponde a un progressivo depauperamento in termini esponenziali».
Fabriani non nasconde che in questo modo si cerca di dimostrare che azienda «non è poi così male». Le attività nel 2015 sono quasi raddoppiate, nonostante l’azienda da 5 anni non assume nuovo personale, ma grazie a una recente delibera di giunta sono previsti nuovi innesti di personale: «Stiamo facendo colloqui, per ora si tratta di 6 persone, sperando di poterle portare a 14».
Oltre alle manutenzioni straordinarie, la giunta ha approvato la riqualificazione di alcune strade: Mura delle Cappuccine, via De Nicolay (in corso), corso Torino (in corso) e via Balleydier.