Nuova disciplina a Genova per il rilascio dei contrassegni per il transito sulle corsie gialle. La giunta comunale ha deliberato la revisione su proposta dell’assessore alla Mobilità AnnaMaria Dagnino.
Il provvedimento semplifica la gestione delle liste di autorizzati al transito, la cosiddetta White List. Si riducono a due i soggetti chiamati a gestire e rilasciare le autorizzazioni: Amt e Genova Parcheggi che opereranno in un coordinamento più stretto. Vengono ridotte da tre a due le categorie di possibili richiedenti: i soggetti esenti e quelli che pagano una tariffa (30 euro l’anno come stabilito nel 2010 dall’ultimo provvedimento amministrativo). Tutti i soggetti autorizzati al transito dovranno effettuare una registrazione annuale per permettere un controllo più preciso e puntuale sulle targhe inserite in elenco.
«La delibera − spiega Dagnino − opera una riorganizzazione nella gestione della White List resa necessaria per poter effettuare un più stringente controllo e monitoraggio dei numeri che la compongono e che nella scorsa estate avevano raggiunto entità considerevoli. È stato un grande lavoro cominciato più di un anno fa con Amt a cui ho richiesto di controllare e mappare con precisione la White List esistente. Alcuni step fondamentali: la verifica delle targhe con il Pubblico Registro Automobilistico per poter eliminare dall’elenco le auto alienate, rottamate e non più in circolazione e la revisione di tutte le targhe dei diversi gruppi in cui è suddivisa la White List. Un punto che riteniamo fondamentale è la novità introdotta con l’obbligo di registrazione annuale per tutte le categorie, siano esse esenti o a pagamento. Questo permetterà di eliminare il fenomeno verificatosi negli anni passati e ora azzerato delle auto rimaste per lungo tempo nella lista pur non essendo più utilizzate e di verificare annualmente i numeri. Già oggi il lavoro di questo ultimo anno ha portato una notevole diminuzione del numero delle targhe registrate: 4.434 in meno rispetto alle 12.862 che nell’agosto 2014 componevano la lista di tutte le categorie eccetto i disabili».
La delibera prevede infine, in accordo con la Consulta regionale per la tutela dei diritti della persona handicappata e analogamente a quanto accade per l’accesso alle zone a traffico limitato, che le persone disabili possano registrare al massimo tre targhe.