Segno meno su tutti i fronti per l’analisi congiunturale del cruscotto imprese a cura di Infocamere. In Liguria rispetto al terzo trimestre 2014 sono calate le iscrizioni di imprese (1.798 -10,9%), le aperture di unità locali, ossia l’impianto operativo o amministrativo-gestionale in luogo diverso da quello della sede legale, nel quale l’impresa esercita stabilmente una o più attività economiche (875 -9,5%), ma calano anche le cancellazioni di imprese (1.639 -20,9%), le entrate in scioglimento e liquidazione (370 -5,9%) e le chiusure di unità locali (786 -2,1%). In discesa anche i fallimenti e le altre procedure concorsuali (79 -13,2%) e gli addetti totali delle imprese del territorio (366.789 pari al -2,5%).
Analizzando i dati relativi soltanto alla nati-mortalità delle imprese, dividendole per forma giuridica, si nota che aumentano le iscrizioni di società di capitali (3,3%, sono 341 in tutto) mentre calano quelle di società di persone (-22,6 cioè 154) e di imprese individuali (-12,4%, 1.254 unità).
Per quanto riguarda le cessazioni non d’ufficio, ossia quelle imprese che hanno espresso la volontà di non proseguire l’attività, sono 153 società di capitali (-1,9%), 229 società di persone (+12,3%) e 1.168 imprese individuali (-6,6%).
Sulle cessazioni (cancellazione dal registro imprese) c’è un calo di tutto: società di persone (-53,8%, cioè 236), società di capitali (-7,5%, pari a 160 imprese) e imprese individuali (-10,7%, cioè 1.219 aziende).
49 sono le iscrizioni di imprese con altre forme giuridiche (-15,5%) , 23 le cessazioni non d’ufficio (-4,2%), 24 quelle d’ufficio (invariato).
Analizzando le iscrizioni per settore economico, rispetto al terzo trimestre 2014, nessun settore si “salva” tutte in calo le iscrizioni, a partire dall’agricoltura (-28,6%), passando per il turismo (-15,5%) sino alle assicurazioni e al credito (-8,1%).
Tra le cessazioni non d’ufficio boom delle imprese di trasporti e spedizioni (53 pari al 51,4%), in calo quelle del turismo (-23,5% pari a 143 imprese).
Per quanto riguarda la tipologia, a livello di iscrizioni calano sia le imprese femminili (-10%) sia quelle giovanili (-9,4%) sia quelle straniere (-9%).
Tra le straniere una buona parte delle iscrizioni con un segno più in percentuale è legata al settore turistico (42, pari al +40%).
Tra le 875 unità locali aperte nel terzo trimestre 2015, 571 sono nella stessa provincia di ubicazione della sede societaria, 50 nella regione, 149 nell’area geografica, 101 nel resto d’Italia e solo 4 all’estero.