Nei primi minuti successivi al terremoto sono state ben 146 le chiamate ricevute dalla centrale operativa del 112 presso l’Ospedale San Martino di Genova. Lo dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo la scossa di terremoto delle 15:39 che ha avuto come epicentro il comune di Bargagli e ipocentro a profondità di 10 km.
«Subito dopo il sisma ci siamo messi in contatto con il sindaco di Bargagli che ci ha rassicurato e ci ha comunicato di non aver rilevato danni. Da un primo monitoraggio – spiega il presidente – il terremoto ha danneggiato la chiesa di Pieve Alta, ed è crollata sul sagrato una statua. Ma la cosa importante è che al momento non sembra ci siano feriti».
Intanto la circolazione ferroviaria alle 18 risultava ancora sospesa, in via precauzionale, sulla linea Genova-La Spezia tra le stazioni di Genova Brignole e Santa Margherita Ligure e nella tratta Genova-Ronco Scrivia sulle linee Genova-Milano, Genova-Torino e Genova-Busalla. Il provvedimento si è reso necessario per consentire ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) le necessarie verifiche dello stato della linea a seguito della scossa di terremoto.
L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha redatto una scheda sul terremoto con dati di approfondimento che riportiamo integralmente
Un terremoto di magnitudo ML 4.1 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 15:39 italiane di oggi, 22 settembre 2022. L’epicentro è stato localizzato nel comune di Bargagli (GE), pochi chilometri a est di Genova, con ipocentro a una profondità di circa 10 km.
In tabella i Comuni entro 11 km di distanza dall’epicentro del terremoto.
Al momento (le 16:45) sono stati localizzati altri due eventi nella stessa zona dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV, di magnitudo 1.9 alle 16:07 e 1.8 alle 16:29 (per aggiornamenti http://terremoti.ingv.it/) .
Dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15) notiamo che l’area epicentrale del terremoto non riporta eventi in zona epicentrale; tra gli eventi più vicini il terremoto del 1536 di magnitudo stimata 4.6 (v. qui) riportato con epicentro a Genova.
La pericolosità sismica di questa area è considerata media. Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta. Dalla mappa si nota come la pericolosità aumenti verso est, ossia verso le aree sismiche appenniniche.
Negli ultimi anni la sismicità in quest’area non è stata molto frequente come si vede dalla mappa degli eventi sismici dal 1985 a oggi.
La mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al V grado MCS nelle aree più vicine all’epicentro del terremoto.
Il terremoto è stato risentito nei comuni della provincia di Genova e in molti delle province limitrofe, come si evince dai dati finora raccolti dal questionario di “Hai sentito il terremoto?”. Al momento gli effetti stimati raggiungono il V grado MCS: la mappa aggiornata è disponibile sul sito di “Hai sentito il terremoto?”.
Per aggiornamenti visita il sito http://terremoti.ingv.it/