Aprono ancora in ribasso le Borse europee: dopo la chiusura nera di ieri, questa mattina la Borsa di Milano avvia a -0,2%, con i listini in altissima volatilità. Francoforte apre a -0,6%, Parigi cede lo 0,49% mentre Londra alle prime battute della seduta segna un rialzo dello 0,23%. Ancora chiusa la Borsa di Mosca.
Volano le materie prime, con il Brent oltre 111 dollari (+6%) e il gas in rialzo del 7% a 131 euro.
Mentre dall’Ucraina, per il momento, non arrivano svolte positive, anche se oggi dovrebbero riprendere i negoziati tra le due nazioni in guerra, è atteso il discorso del numero uno della Fed, Jerome Powell, previsto per le 16 di oggi: secondo gli esperti, vista la situazione internazionale, a marzo il rialzo dei tassi potrebbe essere di soli 25 punti base anziché 50.
Chiude in calo anche la Borsa di Tokyo, che ha seguito la debacle accusata dai mercati finanziari europei e americani sull’onda dell’inasprirsi della guerra russo-ucraina. A fine seduta l’indice Nikkei ha accusato una flessione dello l’1,7% a 26.393,03 punti.
A Piazza Affari guadagnano solo Leonardo (+1,5%) e i petroliferi, con Eni e Tenaris in rialzo di oltre l’1%. Bene anche difensivi come Campari (+2%) e alcune utility come Italgas (+0,5%). Prosegue invece la flessione delle banche, con Intesa Sanpaolo che cede l’1%; giù anche St (2,5%) e Telecom Italia (-1,7%) nel giorno dei conti che potrebbero vedere nuove svalutazioni.
Sul mercato dei cambi, il dollaro si rafforza a 1,108 per un euro. La moneta unica europea è in netto ribasso anche nei confronti dello yen a 126,88, mentre il rapporto dollaro/yen è a 115,22.
Lo spread fra Btp e Bund tedesco è tornato ad allargarsi e supera i 153 punti base, con un rendimento del decennale italiano poco mosso all’ 1,45%