Ha fatto tappa anche nella sede del Polo Dltm la delegazione della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati, che ieri mattina, 25 novembre, era in visita alla Spezia. Ad accoglierla, il presidente Lorenzo Forcieri, lo staff e una rappresentanza delle imprese associate e degli enti di ricerca.
I membri della Commissione, composta dagli onorevoli Deidda, Traversi, Pastorella e dai parlamentari liguri Frijia, Pandolfo, Bagnasco e Pastorino, sono stati quindi accompagnati nei locali dell’ex ospedale militare Falcomatà per una visita alla struttura e ai laboratori, durante la quale è stata evidenziata la peculiarità del luogo e il suo ruolo centrale per la logistica e la preziosa collaborazione tra il distretto, il Polo universitario e l’arsenale militare.
Nel corso dell’incontro, oltre a essere presentati il Distretto, ente gestore del Polo Dltm, la sua composizione e la sua natura di punto di incontro fra ricerca e industria, sono state evidenziate le attività realizzate in questi anni, i progetti in corso e soprattutto quelli per il futuro.
Il presidente Forcieri, nel corso del suo intervento, ha sottolineato il lavoro e le prospettive con lo sviluppo delle stazioni marittime e del Manifesto dell’Innovazione che il Dltm sta elaborando insieme ai principali soci.
Il presidente ha inoltre ringraziato la commissione e il suo presidente, l’on. Salvatore Deidda, per aver voluto incontrare il Distretto e per la loro attenzione riservata alla ricerca e alla necessità di un suo costante sviluppo come condizione essenziale per produrre innovazione, indispensabile al sistema economico-industriale del Paese, per mantenere ed accrescere la propria competitività.
A corollario, l’on. Maria Grazia Frija che si è fatta portavoce della Commissione, ha voluto “ringraziare il presidente Forcieri per l’accoglienza, ha espresso soddisfazione per la visita durante la quale i commissari hanno potuto toccare con mano una realtà capace di interpretare al meglio il territorio, le esigenze di un settore che deve fare della ricerca e delle tecnologie il suo fiore all’occhiello e capace di creare una rete di collaborazione anche pubblico privato virtuosa”.



























