Avvio leggermente positivo per la Borsa di Milano: il primo indice Ftse Mib segna un +0,13% e poi incrementa i guadagni trainato da Interpump Group (+5,79%), Prysmian (+2,54%) e Azimut (+1,98%). In calo Campari (-2,09%).
Borse europee incerte, con una leggera tendenza negativa: Londra e Francoforte in ribasso dello 0,2%.
Piatto l’avvio di Parigi.
Mercati azionari asiatici senza una direzione precisa dopo gli accordi Stati Uniti e Cina, con gli operatori commerciali che non si fidano della tenuta dell’intesa. Listini cinesi deboli, mentre Tokyo prosegue la sua corsa con un rialzo finale del 2,1% anche sulla forza dei titoli tecnologici.
Petrolio in calo in avvio di contrattazioni: il Wti passa di mano a 60,08 dollari al barile (-0,79%), il Brent è trattato a 64,52 dollari al barile (-0,74%).
L’oro torna sopra quota 4.000 dollari: il contratto con consegna a dicembre in avvio è trattato a 4.020,30 dollari l’oncia. In lieve calo il contratto spot: a 4.006,71 dollari (-0,44%).
Nei cambi l’euro stabile sul dollaro all’indomani della decisione della Bce di lasciare fermi i tassi di interesse: in avvio la moneta unica è scambiata a 1,1571 dollari (-0,05%). Euro stabile anche rispetto allo yen a quota 178,27 (+0,01%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco segna un lievissimo aumento a 76 punti base (+0,24%). Il rendimento è a +3,41%.


























