A meno di undici mesi dall’ultima calamità che aveva già colpito duramente il territorio e le sue imprese, la Valbormida oggi è stata colpita dall’ennesima ondata di maltempo: esondato il fiume Bormida, strade e piazze allagate, cantine e garage sommersi e danni ingenti a strutture pubbliche e private. Molti cittadini e operatori economici non avevano ancora concluso i lavori di ripristino dei danni causati dall’alluvione di novembre 2024 e oggi si ritrovano nuovamente in ginocchio. A lanciare l’allarme è Confartigianato Savona.
«Questi fenomeni non possono più essere considerati episodi isolati: siamo di fronte agli effetti concreti del cambiamento climatico. È indispensabile un impegno serio e continuativo sulla prevenzione, con opere strutturali e manutenzioni costanti che possano ridurre l’impatto degli eventi calamitosi – dice la direttrice di Confartigianato Savona, Fulvia Becco -. Al tempo stesso, le imprese, già duramente provate, hanno bisogno immediato di misure di sostegno economico straordinarie da parte dei soggetti pubblici. Senza un intervento rapido e concreto rischiamo di compromettere la tenuta produttiva e sociale della nostra comunità».
A Dego caduti 422 mm di pioggia in 12 ore
Il savonese e in particolare la Valbormida sono i territori che, tra la notte e le prime ore del mattino di oggi, sono stati maggiormente colpiti dall’annunciata allerta arancione. Tra le 22 di ieri sera e le 9 di questa mattina si sono registrate cumulate molto significative: a Dego sono caduti 422 millimetri di pioggia in 12 ore,106 mm in un’ora. Il fiume Bormida ha superato il secondo livello di guardia provocando parziali esondazioni. Oltre che a Dego e a Cairo Montenotte, allagamenti diffusi e frane si sono registrati anche a Piana Crixia, Carcare, Mallare. Precipitazioni intense anche in Valle Stura: a Rossiglione si sono registrati fino a 270 millimetri in 8 ore.
Centinaia – scrive l’Agenzia Dire – le telefonate ai Vigili del fuoco che stanno operando sul territorio della Valbormida anche per trarre in salvo alcune persone rimaste bloccate nelle auto sommerse dall’acqua. Per quanto riguarda i trasporti, il traffico ferroviario è stato sospeso sulle linee Savona-Alessandria e Savona-Torino a S. Giuseppe di Cairo ed è stata interrotta anche la linea Breil -Ventimiglia. Sulla Ventimiglia-Genova la circolazione è fortemente rallentata tra Pietra Ligure e Finale Ligure. Rallentamenti anche sulla linea Genova-Torino tra Arquata Scrivia e Novi Ligure.
Anas, inoltre, informa che “A causa di una frana, è temporaneamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni la strada statale 29 Var Variante di Carcare e Collina Vispa, al chilometro 2 all’altezza di Cairo Montenotte (Savona). Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione dell’evento e per consentire la riapertura del tratto nel più breve tempo possibile”.
La situazione è ora in miglioramento, ma permane l’allerta arancione, fino alle 13 di oggi sul ponente e fino alle 15 sul resto della Liguria. La sala operativa della Protezione civile sta monitorando l’evolversi della situazione, in costante contatto con i sindaci e i volontari sul territorio.
Arpal nel monitoraggio sull’allerta arancione ancora in corso, scrive che nelle primissime ore del mattino le strutture convettive hanno interessato la Valbormida e la Valle Stura, con precipitazioni forti e molto forti, per poi spostarsi progressivamente verso Nord-Est, indebolendosi lentamente e facendo ancora registrare precipitazioni forti sul genovesato. In mattinata si sono registrate ancora piogge fra forti e molto forti sulla Val Trebbia, legate al transito di un’ulteriore struttura temporalesca ormai dissolta.
Per quanto riguarda i livelli idrometrici, in concomitanza dell’indebolirsi delle precipitazioni nella zona D, i livelli delle sezioni strumentate da Arpal sono in generale discesa, in particolare nelle Bormide di Spigno e di Pallare, tranne nella sezione di Piana Crixia in cui il livello continua lentamente a salire. In Valle Stura, nella sezione strumentata di Campo Ligure, alle ore 9 del mattino il livello risultava in salita, ma ancora sotto il primo livello di guardia.
Gravi danni alle imprese della Valbormida
Questa mattina, 22 settembre, all’apertura degli uffici di Confartigianato Savona, i telefoni hanno iniziato a squillare senza sosta, segnalando situazioni di grave danno e difficoltà nella ripresa immediata delle attività in Valbormida. «Abbiamo ascoltato lo sconforto di imprenditori dell’entroterra che devono nuovamente fare i conti con fango, attrezzature disperse e danni gravi alle strutture – dice Becco -. In molti casi, le procedure di liquidazione relative al novembre 2024 non sono ancora concluse e anticipare nuovamente le spese per il ripristino del lavoro non sempre è sostenibile».
Confartigianato Savona richiama con forza l’attenzione delle istituzioni regionali e locali sull’importanza di azioni di prevenzione e manutenzione che non possono più essere rimandate. «Il savonese è un territorio fragile, che ha bisogno di essere monitorato e curato per limitare il più possibile i danni legati alle allerte meteo. Non è trascorso neppure un anno eppure ci ritroviamo ancora una volta in questa situazione».
«In questo momento, per le imprese che vivono una nuova urgenza, è fondamentale ricevere risposte immediate – dichiara Becco -. Non si può chiedere di resistere da soli di fronte a eventi che si ripetono con drammatica regolarità».
Confartigianato è a disposizione per predisporre il modello AE di segnalazione danno entro 30 giorni dall’evento, passaggio fondamentale per accedere a eventuali misure di sostegno economico.
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