In seguito al ritrovamento di un sospetto insetto positivo al West Nile a Genova, si è riunito questa mattina il Tavolo tecnico intersettoriale regionale per la prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi che coinvolge, la Regione Liguria, Asl 3, il Comune di Genova, l’Università di Genova-Distav.
Il Tavolo ha deciso le azioni che verranno attuate nelle prossime ore nell’ambito del cimitero monumentale di Staglieno, già oggetto di monitoraggio quindicinale coordinato dal Distav. Da oggi saranno installate trappole per esemplari adulti per individuare eventuali altri esemplari infetti. Saranno inoltre cercate eventuali carcasse di uccelli, animali vettori, e, in casi di ritrovamento, saranno consegnate all’istituto zooprofilattico per le indagini del caso.
Inoltre, a scopo precauzionale, è stata disposta l’attuazione del protocollo che si attua in caso di ritrovamento di insetto vettore infetto acclarato. In base a quanto concordato dal tavolo tecnico, il Comune di Genova effettuerà, nella serata tra martedì e mercoledì, trattamenti adulticidi abbattenti all’interno del cimitero, trattamenti antilarvali, oltre che nel raggio di 100 metri del ritrovamento dell’insetto, come da protocollo, anche nelle aree perimetrali pubbliche del cimitero. Nelle prossime ore, sempre a scopo precauzionale, potranno essere decisi altri interventi.
In un video pubblicato sulla propria pagina Facebook, il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, precisa che “Nei casi di infezione da West Nile meno di un caso su 150 dà un quadro impegnativo: stiamo parlando di forme che colpiscono il cervello, quindi danno forme di meningite e di encefalite. La maggioranza dei casi più gravi riguarda persone che hanno altri problemi di salute e che sono molto anziane. Questo ovviamente non sposta l’attenzione del problema. Quindi bisogna fare di tutto per fare prevenzione. Però non bisogna terrorizzare le persone”.