Il Comune di Genova ha avviato il procedimento di risoluzione contrattuale per gravi inadempienze, con cantieri sostanzialmente inattivi, nei confronti dell’azienda costruttrice Metrogenova Scarl (raggruppamento temporaneo CONPAT – Research, con esecutore Manelli Impresa spa), che dal 2021 ha in appalto i lavori per la realizzazione delle tratte di metropolitana Brin-Canepari e Brignole-Martinez. Per individuare il nuovo costruttore il Comune scorrerà la graduatoria della gara, per sondare la disponibilità del secondo e del terzo e, se necessario, farà una nuova gara pubblica per cercare nuove imprese interessate a concludere i lavori.
Lo hannno annunciato questa mattina, durante un punto stampa a Palazzo Tursi convocato al termine di una riunione della giunta comunale, la sindaca Silvia Salis e l’assessore ai Lavori pubblici e Opere strategiche e infrastrutturali Massimo Ferrante.
«In questo momento siamo in una palude, siamo in un guado – ha detto Ferrante -. O andiamo avanti così sperando che l’impresa ogni anno ci regali il 5-10% in più di avanzamento o dobbiamo rescindere e a quel punto affrontare il problema. In una gara pubblica c’è un secondo e un terzo vincitore, succede sempre così. Bisognerà chiedere quindi al secondo e al terzo classificato se vuole portare avanti l’opera o altrimenti rifare la gara. Questo lo facciamo non perché vogliamo bloccare dei cantieri, ma perché vogliamo rilanciarli e vogliamo chiuderli. Noi abbiamo l’ambizione nel giro di 2-3 anni di avere altre due stazioni della metropolitana».
«Nonostante i vari annunci della precedente giunta sull’improvvisa accelerata e la grande efficienza dei cantieri abbiamo trovato una situazione sui cantieri delle tratte di metro da Brin – Canepari e Brignole – Martinez sostanzialmente fermi – ha spiegato Salis -. Ci tengo anche a sottolineare come in otto anni della precedente amministrazione non sia stato aperto neanche un metro di metropolitana.. L’assessore è completamente d’accordo con me nel non ripetere questo tipo di fallimento. La metropolitana è un sistema di collegamento sul quale abbiamo insistito moltissimo sia nel nostro programma che nei mesi che ci hanno portato alle elezioni e non possiamo accettare di ritrovare una situazione come l’abbiamo trovata. Questo è il motivo per cui abbiamo avviato la procedura di risoluzione contrattuale. Credo che questo sia il momento di prendere delle decisioni responsabili, nel senso che chiaramente questa è un’altra di quelle decisioni che era perfettamente a conoscenza della precedente amministrazione. Perché non è che ce ne siamo accorti noi che i cantieri fossero fermi o che fossero in un ritardo gravissimo, se ne erano accorti anche prima».
Lavori a Brignole – Martinez fermi al 10%, Brin – Canepari al 50%
La sindaca ha sintetizzato la situazione dei lavori della metro di Genova. «Brignole – Martinez è al 10%. È ferma da due anni, adesso dovrebbe essere al 50%, quindi abbiamo delle situazioni inaccettabili. Questi ritardi tra l’altro costringono a continue rimodulazioni del piano finanziario, perché è chiaro che portano a un aumento di costi, anche questa è una cosa che non possiamo in nessun modo accettare. Soprattutto, l’assessore e io vogliamo concludere questo mandato con delle nuove fermate per la metropolitana. Credo che prima di lanciarsi in rendering irrealizzabili – ha aggiunto Salis – bisogna prendere in mano quello che c’è, e la metropolitana è fondamentale per lo sviluppo di questa città. Ci hanno lasciato questo ulteriore regalo che affrontiamo in modo pratico e fattivo».
Il dettaglio dello stato dei lavori e dei progetti per il futuro della metro genovese è stato illustrato dall’assessore Ferrante. «Noi abbiamo per la tratta Brin – Canepari e per la tratta Brignole – Martinez i contratti stipulati a maggio 2021. Per quanto riguarda Brin – Canepari sappiamo perfettamente che c’è stato un rallentamento e un aggravio di lavori per aver scoperto reperti archeologici romani e per aver trovato una situazione di idrocarburi. Questo ritardo è stato calcolato in 8 mesi. L‘amministrazione comunale non ha mai fatto mancare i pagamenti all’impresa e non sono mai mancate anche tutte le varianti necessarie al quadro economico quando comunque quelle erano obbligate, questo bisogna specificarlo. Il problema dei mancati pagamenti attualmente è legato al fatto che i pagamenti vanno avanti se c’è uno stato di avanzamento lavori. Noi siamo di fronte a Brin – Canepari, a un cantiere partito con una stipula contata da maggio 2021 che doveva prevedere 50 lavoratori al giorno e che nei momenti migliori ne ha visti 25, con un territorio fortemente stressato dalla presenza sia dei cantieri della metropolitana ma anche dei cantieri intorno di RFI, quindi teniamo a precisare che i lavori a Brin – Canepari avrebbero dovuto terminare 2 anni e 3 mesi fa e al momento i lavori sono al 50%».
«Per quanto riguarda invece il tratto Brignole-Martinez – ha precisato Ferrante -, anche qui abbiamo la stipula e il contratto di maggio 2021, attualmente si è dato corso semplicemente a un po’ di inizio di lavori al sovrappasso di via Archimede. Dopodiché non si è deciso di andare avanti, quindi anche nei momenti in cui l’impresa per vari motivi vedeva un rallentamento a Brin – Canepari, avrebbe potuto tranquillamente lavorare la tratta Brignole -Martinez perché era un appalto unico ».
Progettazione pronta per il cantiere di Canepari Rivarolo
«Ora – ha proseguito l’assessore – davanti a una situazione di questo genere, dopo due mesi come amministrazione ci siamo posti il problema, cosa facciamo? Perché sarebbe uno stillicidio andare avanti con chi non ha la volontà di finire l’opera oppure ha degli impedimenti, noi invece vogliamo portare a termine l’opera. Vogliamo avere una stazione della metropolitana a Canepari, ne vogliamo un’altra a Martinez e abbiamo già pronto il cantiere di Canepari Rivarolo da far partire. Abbiamo la progettazione pronta, quindi saremo già pronti, una volta che le aree delle ferrovie saranno messe a disposizione, a far partire tutta la procedura. Noi per assurdo siamo già pronti al tratto successivo di Canepari Rivarolo, ma siamo bloccati sul tratto Brin – Canepari. Quindi abbiamo fatto delle valutazioni anche con gli uffici tecnici, come è giusto che sia, e le nostre valutazioni sono che a questo punto noi dobbiamo rilanciare la metropolitana genovese e rilanciarla vuol dire uscire dal guado».
«Ricordo – ha concluso – che negli ultimi otto anni non è stato aperto neanche un metro di nuova metropolitana. Questo è inaccettabile. L’ultima stazione è stata aperta a fine del 2012, per cui noi dobbiamo trovare una soluzione che tuteli la città».
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