Laura Cancedda, ricercatrice responsabile dell’unità Brain Development and Disease dell’Istituto Italiano di Tecnologia, è stata eletta oggi membro dell’European Molecular Biology Organization – Embo, la comunità internazionale di oltre 2.000 tra scienziate e scienziati che si sono distinti nella ricerca in ambito life science. Ricevere l’Embo Membership è un riconoscimento all’eccellenza degli studi svolti e a eccezionali risultati ottenuti nella propria carriera.
I 60 nuovi membri di quest’anno, che spaziano dallo studio dell’Rna alla biologia vegetale, dall’epidemiologia alla medicina molecolare, hanno sede in 18 stati e solo 2, tra cui Cancedda, sono operativi in centri di ricerca italiani.
Essere membro dell’Embo significa rafforzare la comunità di ricerca internazionale e poter contribuire collettivamente a definire la direzione futura della ricerca nelle scienze della vita partecipando in modo attivo alle iniziative promosse dall’organizzazione. I membri entrano a far parte del Consiglio e Comitati dell’Embo e dei comitati editoriali delle riviste dell’Embo Press. Ogni anno i nuovi membri vengono selezionati attraverso nomina ed elezione da parte dei membri Embo già esistenti. Questo processo assicura che siano rappresentati un’ampia gamma di campi di ricerca adattandosi ai trend emergenti.
«Uno dei punti di forza di Embo risiede nell’eccellenza e nella dedizione dei suoi membri. La scienza prospera grazie alla collaborazione globale, e l’elezione annuale dei nuovi membri Embo e Membri Associati porta energia fresca e ispirazione alla nostra comunità. Siamo onorati di accogliere questo straordinario gruppo di scienziati nella EmboMembership. Le loro idee e contributi arricchiranno l’organizzazione e aiuteranno a far progredire le scienze della vita a livello internazionale.” – ha dichiarato Fiona Watt, Direttrice Embo.
I nuovi membri saranno formalmente accolti al prossimo Embo Members’ Meeting che si terrà in Germania ad Heidelberg dal 22 al 24 ottobre 2025.
«Quando ho ricevuto la comunicazione ufficiale dell’Embo Membership non riuscivo letteralmente a crederci perché per scienziati, e scienziate del mio settore, è un riconoscimento molto ambito – ha raccontato Laura Cancedda – poi quando ho realizzato, sono stata molto felice per me e per tutti gli studenti di dottorato, post doc e i tecnici che hanno fatto parte del mio team negli anni e che hanno contribuito a questo traguardo. Sono impaziente di partecipare al meeting di presentazione per entrare a far parte a tutti gli effetti di una comunità di ricercatrici e ricercatori così interessanti e talentuosi che condividono parte dei miei obiettivi e insieme ai quali avremo la possibilità di fare massa critica e unire gli sforzi per la ricerca nell’ambito delle life science».
Laura Cancedda si è laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche all’Università di Genova e ha successivamente ricevuto il dottorato in Neurofisiologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Dopo un’esperienza post-doc all’Università della California di Berkeley, è rientrata in Italia come team leader all’Istituto Italiano di Tecnologia, dove oggi coordina l’unità di ricerca Brain Development and Disease, attiva nello studio, tra le altre cose, delle anomalie dello sviluppo cerebrale presenti in persone con disturbi del neurosviluppo. Nel 2015 Cancedda ha pubblicato sulle riviste Nature, Medicine e Nature Neuroscience due lavori che suggeriscono come l’utilizzo di un farmaco, normalmente usato come diuretico, potrebbe migliorare le capacità di plasticità del cervello e i disturbi cognitivi associati alla sindrome di Down. Questi risultati hanno costituito la base portante di studi successivi di approfondimento anch’essi pubblicati su riviste prestigiose e culminati con uno studio clinico di fase II per il riposizionamento del Bumetanide per migliorare i sintomi cognitivi delle persone con sindrome di Down e nel lancio come co-fondatrice scientifica della start-up Iama Therapeutics che si propone di sviluppare nuovi farmaci in ambito neuroscientifico con focus sullo spettro dell’autismo. Cancedda nel corso degli anni ha collaborato con le migliori istituzioni a livello internazionale aggiudicandosi numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2025ha ricevuto il finanziamento del Fondo Italiano per la Scienza – FIS “FIS2 advanced investigator award”. A gennaio 2016, ha vinto il finanziamento Telethon alla carriera per la sua ricerca sulla sindrome di Down ed è entrata a far parte così anche dell’Istituto Dulbecco Telethon. Nello stesso anno si è aggiudicata il finanziamento “ERC consolidator grant” da parte della Comunità Europea ed è entrata a far parte del “FENS-KAVLI network of excellence – FKNE”. Nel 2009 ha ricevuto il “Young investigator award” della Società Italiana di Fisiologia.
(Foto: Author: D.Farina, Credits: Istituto Italiano di Tecnologia)