L’offfensiva isareliana in Iran ha mandato in rosso le Borse europee, pur non provocando un tracollo, mentre Wall Street ha aperto in calo (S&P -0,9%). Israele sta bombardando i siti dove si lavora alla produzione di armi nucleari e procede all’eliminazione di militari e scienziati iraniani ma tra gli obiettivi potenzialmente a rischio ci sono le infrastrutture petrolifere e gasiere e questo fa temere interruzioni dell’offerta globale di energia da fossile spingendo i prezzi del petrolio e del gas naturale. Il greggio viaggia ora oltre i 70 dollari con il Wti e il Brent in rialzo di oltre il 6%, mentre vola del 4,35% il gas ad Amsterdam a 37,75 euro al megawattora.
Milano segna -1,28%, Londra -0,39%, Francoforte -1,07%, Parigi -1,04%, Madrid -1,27%. Spread Btp/Bund sui 96 punti (variazione +1,91%, rendimento Btp 10 anni +3,50%, rendimento Bund 10 anni +2,54%.
A Piazza Affari in testa al listino principale si colllocano due petroliferi, Italgas (+1,09%) ed Eni (+1,04%), seguita da A2A (+0,90%), azienda di un settore favorito nei momenti di incertezza, quello delle utility e da Leonardo (+0,43%) in una giornata positiva per il comparto della difesa. In coda Nexi (-4,93%), Campari (-3,40%), Stellantis (-3,39%).
Sul valutario il cambio euro/dollaro cala a 1,156 (da 1,158). La divisa europea vale anche 166,5 yen (da 166,5), mentre il cambio dollaro/yen e’ a 143,98 (da 143,8).