Casa d’Aste Wannenes metterà all’asta domani, 27 maggio, a partire dalle ore 15, nella sede genovese di Villa Carrega in via Albaro 11, la Collezione Appendino: ceramiche, porcellane, dipinti e arredi di altissima qualità attentamente selezionati nel corso degli anni dall’appassionato collezionista Guido Appendino e provenienti quasi esclusivamente dalla Galleria Pietro Accorsi. Il catalogo è dedicato in gran parte all’arte settecentesca e piemontese.
Intanto Casa d’Aste Wannenes per il primo trimestre 2025 prevede conti in linea con il bilancio del 2024 , che aveva registrato, fra le sedi italiane e quella di Monaco, 29.890.240 euro di fatturato totale con un aumento del 4% rispetto al 2023 e prevede di dare alla luce un nuovo dipartimento a novembre.
Ce ne parla Guido Wannenes, amministratore delegato della società.
Nel 2024 Casa d’Aste Wannenes ha registrato 59 aste fra le sedi italiane e quella di Monaco, 29.890.240 euro di fatturato totale con un aumento del 4% rispetto al 2023. Come si configura il bilancio del primo trimestre 2025?
«L’andamento iniziale del 2025 è stato fino a ora in linea con quello dello scorso anno ma un primo vero bilancio lo faremo a luglio dopo le aste di Monte Carlo. Interessante sarà poi vedere il secondo semestre dove abbiamo due aste tematiche che affiancheranno quelle tradizionali».
– Quali sono i dipartimenti trainanti per Wannenes?
«Gioielli, Dipinti Antichi e Design sono ormai da anni i nostri dipartimenti di punta ma ogni anno ci sono sorprese. Nel 2024 i vini sono cresciuti del 150% rispetto all’anno precedente e nel 2025 ci aspettiamo altre sorprese su libri, arte russa e soprattutto su un nuovo dipartimento che vedrà la luce a novembre».
Come si sta sviluppando il mercato delle opere d’arte tradizionali e dell’antiquariato in Italia?
«L’Italia continua a essere centrale nel sistema arte perché molti dei capolavori che finiscono sul mercato – nazionale e internazionale – ogni anno escono dal nostro paese, come dimostrano, solo per citare alcune nostre aggiudicazioni recenti, il record del mondo realizzato con Game of Chance N. 2 del pittore Kurt Seligmann (575.100 euro) e il recente grande apprezzamento per una tela attribuibile a Ribera giovane (237.650 euro)».
– In un contesto globale instabile come l’attuale è possibile che l’arte dei secoli passati dia sicurezza a chi vi investe?
«Sicuramente la stabilità dell’investimento è una delle leve che stimolano i collezionisti a puntare sull’arte antica ma il primo elemento che registriamo è sempre la passione per queste opere. Si colleziona per sentimento e non per investimento esattamente come si acquista una barca o una bella auto in primis per il dividendo emozionale e di benessere interiore che riescono a darci e non per quello economico. Poi – e questa è la particolarità di investire in arte – al primo dividendo spesso si aggiunge anche il secondo che permette a molti collezionisti di realizzare buoni affari».
La Casa d’Aste Wannenes, fondata nel 2001 a Genova, svolge la sua attività di vendita e di consulenza muovendosi da una parte nel solco della grande tradizione antiquaria, e dall’altra ponendo attenzione alle opportunità offerte dal mercato moderno, sempre più internazionale, e da un collezionismo sempre più informato. Una impostazione legata alla formazione del fondatore della società, Guido Wannenes, la cui famiglia, di origine fiamminga, giunge nel capoluogo ligure agli inizi del Seicento: mercanti d’arte, i Wannenes continueranno a svolgere questa attività nei quattro secoli successivi.
La struttura societaria comprende oggi esperti e dipartimenti per le più importanti categorie artistiche e collezionistiche, attivi in stretto collegamento con un vasto network di storici dell’arte di riferimento, antiquari, galleristi, direttori di musei pubblici e privati, giornalisti specializzati, collezionisti: sono stati inoltre aperti nuovi uffici a Roma nel 2003 a Milano nel 2008, a Monte Carlo nel 2017 e a Torino nel 2024 che insieme alla rete di associati in Italia e all’estero, affiancano la struttura della sede centrale genovese.
Un elemento caratteristico della attività della casa è legato alla nascita di Trattative Private & Uniche Proprietà, un dipartimento specializzato nella gestione e vendita di proprietà private. Importante anche il rilievo dato negli ultimi anni alla attività di art consulting, che ha permesso alla società di imporsi tra i partners di gruppi bancari, anche internazionali, e di importanti studi legali e di consulenza, sia nel ruolo di advisor e valutatore che in quello di gestore patrimoniale delle opere esaminate.