«Genova è naturalmente predisposta per essere un campus universitario, questo lo dice anche il nostro candidato sindaco e ha ragione. Uno studentato diffuso, dove non solamente immobili singoli vengono dedicati agli studenti». Lo ha detto, secondo quanto riporta l’agenzia Dire, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nel corso di un punto stampa durante una sua visita a Genova.
«Il diritto allo studio – ha proseguito la ministra – significa, per chi non se lo può permettere, avere borse di studio, e per tutti avere un luogo dove studiare e dormire. Genova è una città dove tutto questo può avvenire in maniera orizzontale. Noi stiamo cercando di creare ancora le condizioni perché questo avvenga. Ci abbiamo già lavorato, continueremo a farlo».
E questo è stato anche uno degli argomenti di discussione con il rettore Federico Delfino. «C’è un numero – ha osservato Bernini – che piace moltissimo ai rettori, che è 338: è la legge che consente al ministero di finanziare al 70% la ristrutturazione, l’acquisto, l’organizzazione di immobili per studentati o per laboratori, insomma per attività universitaria. Noi abbiamo già finanziato Genova e l’Università di Genova e abbiamo un bando a sportello con 1,2 miliardi del Pnrr. Abbiamo parlato oggi con il rettore Delfino proprio per fare in modo di poter accedere a questi fondi perché abbiamo fatto, ma non si fa mai abbastanza».