Con un evento aperto al pubblico dedicato ai temi della divulgazione della cultura, inaugura martedì 13 maggio a Genova d:cult, l’edizione 2025 del Corso di divulgazione scientifica del patrimonio culturale, promosso da Ianua, la Scuola Superiore dell’Università di Genova, in partnership con Fondazione Friends of Genoa, Fondazione Passadore 1888, Fondazione Edoardo Garrone, Camera di Commercio di Genova, Fondazione Cecilia Gilardi e Palazzo Foundation.
L’appuntamento è alle ore 16 nella sala dei Chierici della Biblioteca Berio, in via del Seminario 16 a Genova. Alla presentazione della seconda edizione del corso e delle sue novità, con Sebastiano Serpico, presidente della Scuola Ianua, e Giacomo Montanari, storico dell’arte e direttore di d:cult, seguirà un dialogo con esperti di alto profilo sui temi della divulgazione della cultura, tra necessità, vizi e virtù. Oltre a Giacomo Montanari, parteciperanno al confronto Tomaso Boyer, co-fondatore di Itinerari Paralleli, Alessandra Bucossi, docente di Filologia bizantina all’Università Ca’ Foscari Venezia, Elisa Moretto, manager culturale e presidente del progetto Lilliput, e Alessandro Vanoli, storico e divulgatore.
Nel corso del dibattito, saranno approfonditi temi cruciali per il futuro della valorizzazione culturale: dalla necessità di coinvolgere pubblici sempre più eterogenei, alla crescente attenzione per linguaggi accessibili e inclusivi, capaci di intercettare famiglie, bambini e persone con esigenze specifiche. Al centro del confronto anche il ruolo sempre più rilevante della divulgazione come professione, chiamata oggi a tradurre con rigore e chiarezza fenomeni complessi per un pubblico ampio, e il contributo degli atenei italiani nel promuovere percorsi formativi che preparino figure capaci di svolgere questa funzione in modo efficace. L’incontro vuole anche stimolare una riflessione comune sul rischio, ancora presente, che queste attività restino marginali o frammentate rispetto ai percorsi accademici e istituzionali. La sfida sarà allora quella di consolidare reti, alleanze e strumenti formativi che permettano alla divulgazione del patrimonio di diventare parte integrante della terza missione dell’università e della progettazione culturale sul territorio.
È questa una prima “lezione aperta” alla città, parte integrante del ricco piano didattico che coinvolgerà 14 giovani laureati provenienti da tutta Italia, per formare professionisti della divulgazione scientifica del patrimonio artistico e culturale.
Per i partecipanti il corso è fruibile con una quota di 3.000 euro interamente rimborsata alla fine del percorso, all’effettiva frequentazione dell’80% delle ore: gli studenti liguri beneficeranno infatti dei voucher Specializzarsi per competere, finanziati da Regione Liguria attraverso il Fondo Sociale Europeo, mentre i residenti fuori regione riceveranno borse di studio erogate dai sostenitori del progetto.
Proseguendo sulla scia delineata dalla prima edizione, l’evento risponde alla volontà di coinvolgere il tessuto cittadino in questa innovativa iniziativa di alta formazione, che vede la partecipazione di una sempre più ampia rete di partner. A Fondazione Friends of Genoa, Fondazione Passadore 1888, Fondazione Edoardo Garrone e Camera di Commercio di Genova, che fin dall’inizio hanno aderito al progetto, si sono infatti aggiunte tra i main partner Fondazione Cecilia Gilardi e Palazzo Foundation. Collaborano infine al progetto Associazione Culturale Santa Maria di Castello, Associazione Didattica Museale, Biblioteca Berio, Castello D’Albertis Museo delle Cultura, ETT spa, Grimaldi Factory, Kalatà, Palazzo della Meridiana, Palazzo Ducale, UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Liguria.