È stato pubblicato da Liguria Ricerche il nuovo Report 2024 dedicato alla sicurezza e alla criminalità organizzata in Liguria, realizzato sulla base dei dati Istat, Anbsc e Regione Liguria.
Nel 2023 in Liguria sono stati denunciati 67.236 delitti. Equivalgono al 2,9% delle denunce registrate in Italia e al 9,4% di quelle del Nord-Ovest. Più della metà dei delitti denunciati in Liguria sono attribuibili alla provincia di Genova; seguono le province di di Savona, Imperia e La Spezia L’incidenza complessiva dei delitti in Liguria è pari a 4.458 delitti ogni 100 mila abitanti, il quarto valore per ordine decrescente tra le regioni italiane. Le province di Imperia e Genova presentano i tassi di delittuosità più elevati.
Il documento fotografa un territorio attento e attivo nel presidio della legalità, e mostra un rafforzamento del contrasto alla criminalità. I reati più diffusi, come i furti e i danneggiamenti, risultano in calo; diminuiscono anche i delitti informatici e migliorano, inoltre, le condizioni percepite dell’ambiente urbano. Infine, cresce l’impegno sul riutilizzo sociale dei beni confiscati.
«La Liguria si conferma una delle regioni italiane più attive nella prevenzione − ha dichiarato l’assessore regionale alla Sicurezza Paolo Ripamonti − anche grazie a investimenti concreti nella formazione della polizia locale, nei percorsi educativi per le scuole e nel sostegno agli enti locali. Il contrasto alla criminalità organizzata non è fatto solo di repressione ma anche di prevenzione e cultura della legalità. I dati di questo report ci offrono uno strumento prezioso per capire dove intervenire meglio e con maggiore efficacia rispetto a quanto fatto sinora. La sicurezza dei cittadini si costruisce ogni giorno, attraverso la trasparenza».
Beni confiscati
Secondo il Report 2024, i beni ‘in amministrazione’, siano essi immobili o aziende, sono stati in totale 251, mentre sono stati 206, nello stesso periodo, quelli ‘destinati’ (+37 rispetto al 2023). Si tratta di beni distribuiti in 40 Comuni liguri. Un dato significativo, che testimonia l’efficacia del lavoro sul territorio, è quello che attesta che in Liguria quasi la metà dei beni confiscati viene destinata a nuovo utilizzo.
A sostegno di questi processi, la Regione ha stanziato oltre un milione di euro: 500mila euro con il bando 2022 – che ha permesso il finanziamento di 6 interventi, completati nel 2024 – e 600 mila euro con il nuovo bando 2024, già assegnati a 7 comuni per la ristrutturazione di 9 beni immobili confiscati.
In Liguria, il rapporto percentuale tra beni destinati e beni confiscati è pari al 45% (decimo posto in ordine decrescente tra le regioni italiane).
Reati
Per quanto riguarda i reati collegati alla criminalità organizzata, nel 2023 si è registrato un aumento delle denunce per delitti associativi del +16,6% rispetto al 2022, con percentuali più alte a Genova e La Spezia. In particolare, crescono le denunce per truffe, frodi e contraffazioni (9.257 casi, +19,2%) e per reati legati agli stupefacenti (1.296 casi, +14,4%). Questo dato, pur richiedendo attenzione, è anche indice di una maggiore attività di controllo e contrasto da parte delle forze dell’ordine. L’incidenza dei delitti associativi è pari a 785 denunce ogni 100 mila abitanti (710 nel Nord-ovest e 640 in Italia).

Sicurezza percepita
Resta alta l’attenzione sul fronte della sicurezza percepita. Il 17% dei liguri ritiene di vivere in una zona a rischio criminalità, e il 23% dichiara che la criminalità incide in modo significativo sulle proprie abitudini di vita. Rispetto all’indagine precedente, è tuttavia diminuita la percentuale di cittadini che percepiscono degrado o scarsa illuminazione nei luoghi in cui vivono.
Il furto in abitazione è il reato che preoccupa maggiormente in Liguria; cresce la paura di subire una
violenza sessuale (per sé o per i propri familiari) o un furto d’auto.
Centri Antiviolenza
Nel 2024 sono cresciute anche le chiamate al numero antiviolenza 1522: +67,1% rispetto allo stesso periodo del 2023 (717 chiamate)ì nei primi tre trimestri 2024), con un +78,8% di chiamate effettuate direttamente dalle vittime, in numeri 279 sempre nei primi tre trimestri. La rete regionale si è rafforzata con 11 Centri Antiviolenza attivi, 7 Case rifugio attive, e 4 nuovi Centri per uomini autori di violenza aperti a Sarzana, Rapallo, Albenga e Imperia (per un totale di 6 Centri per uomini autori di violenza).
Negli ultimi tre anni, 10 donne ogni 100 donne di 14-70 anni hanno subito almeno una molestia fuori dal lavoro (secondo valore più elevato d’Italia). Quattro gli omicidi volontari di donne nel 2023. In tutti i casi l’autore è un partner o ex partner.
Sui social, a differenza dell’anno passato si osserva una leggera predominanza dei contenuti violenti rispetto a quelli di indignazione in controtendenza con quanto rilevato nel precedente report.