L’escalation commerciale tra Cina e Stati Uniti torna a pesare sull’umore del Vecchio Continente che guarda con preoccupazione alle ripercussioni mondiali con il dollaro ai minimi da 3 anni sull’euro. Milano ha lasciato sul terreno lo 0,73%, Parigi -0,3% e Francoforte -0,94%. A innervosire gli investitori,
La decisione di Pechino di innalzare i dazi sulle merci Usa dall’84% al 125%, in risposta a quanto deciso ieri da Trump, che aveva alzato le tariffe sulle importazioni dalla Cina al 145% ha depresso i mercati finanziari: il timore è che la guerra commerciale porti a una recessione. Milano segna -0,73%, Madrid -0,18%, Parigi -0,30%, Francoforte -0,92%. In controtendenza Londra (+0,84). Spread Btp/Bund sui 126 punti (variazione +2,61%, rendimento Btp 10 anni +3,80%, rendimento Bund 10 anni +2,54%).Milano segna -0,73%, Madrid -0,18%, Parigi -0,30%, Londra -0,64%, Francoforte -0,92%. Spread Btp/Bund sui 126 punti (variazione +2,61%, rendimento Btp 10 anni +3,80%, rendimento Bund 10 anni +2,54%).
A Piazza Affari svetta St (+3,90%) dopo i forti cali delle sedute precedenti. Positivo il comparto energetico con Hera (+1,99%), Terna (+1,05%) e A2A (+0,61%) anche grazie alla ripresa del prezzo del petrolio. Maglia nera Stellantis (-3,81%) a causa delle stime sulle consegne globali del primo trimestre sotto le attese.
L’euro continua a rafforzarsi sul dollaro e passa di mano a 1,1324 dollari (ieri a 1,1183) e vale 162,65 yen (161,42), mentre il dollaro-yen si attesta a 143,68 (144,39).
In moderato rialzo il prezzo del petrolio: il future maggio sul Wti segna + 0,22% a 60,2 dollari al barile, il Brent giugno sale a 63,37 dollari (+0,09%). In rialzo anche il gas (+1,37%) a 33,75 euro al megawattora. L’oro arriva alivelli da record: il future guadagna il 2,13% attestandosi a 3.222,50 dollari all’oncia, mentre lo spot a 3.235,78 (+1,88%). .