Nel 2024, come rilevato dalla recente indagine statistica Monitor dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, il settore della nautica da diporto ha registrato i record storici di fatturato dell’industria, circa 8,4 miliardi di euro, export 4,5 miliardi, e occupati diretti, con 32.000 addetti.
L’Associazione nazionale di categoria ha realizzato un’ulteriore analisi sui fabbisogni formativi della cantieristica e della filiera, rilevati sulle 9 Assemblee di settore in cui è articolata Confindustria Nautica in rappresentanza di tutti i segmenti merceologici (i settori imbarcazioni a vela e imbarcazioni a motore sono stati unificati ai fini della rilevazione).
Secondo le stime elaborate su dati Infocamere (codici Ateco 2017), sono 226 le categorie di attività economiche perimetrate nella filiera nautica, con un grado decrescente di coinvolgimento procedendo dalla Produzione cantieristica nautica ai vari settori della filiera, a sua volta composta dalla Subfornitura (Meccanica, Metallurgia, Elettronica, Chimica, platiche e gomma, Impiantistica e installazioni, Arredamento, tessile e finiture, Altro), Commercio, Charter e Servizi (Riparazioni e refitting, Porti e Servizi dedicati).
Le professionalità più richieste dal settore sono conseguentemente variegate e riflettono tale ampiezza della filiera. Per la cantieristica da diporto e il refitting, comunemente a quanto accade per il settore mercantile, si evidenzia una forte domanda per tutte le professioni tecniche, ma anche per i comandanti di navi, e una più moderata esigenza relativa alle figure di capo cantiere, capi squadra/capo barca.
Per le imbarcazioni (fino a 24 m), oltre ai suddetti profili si riscontra una moderata ricerca legata alle aree Commerciale ed After sales e per i battelli pneumatici agli operatori Cad/Cam.
I principali siti produttivi rimangono, nell’ordine, i distretti Viareggio-Pisa, Rimini-Forlì, La Spezia, Massa, Genova, Napoli, Pesaro-Urbino, Ancona, Milano-Bergamo, Torino, Gorizia-Trieste, quindi con un certo bilanciamento fra est e ovest della Penisola, ma con una netta prevalenza del Centro-Nord, e sono queste anche le aree dove si concentrano maggiormente i fabbisogni lavorativi evidenziati dalle imprese.
Anche al fine di soddisfarli, Confindustria Nautica ha iniziato una collaborazione con la società pubblica Sviluppo Lavoro Italia al fine di sensibilizzare gli istituti scolastici sui percorsi formativi e sulle opportunità lavorative offerte dal settore del diporto, con un focus sulla Giornata del mare nelle scuole che si terrà il prossimo 11 aprile.
Altrettanta attenzione è dedicata ai settori dei servizi connessi e assolutamente necessari allo sviluppo tanto della cantieristica di produzione, quanto del refitting, e che vedono l’Associazione nazionale di categoria fortemente impegnata sul fronte delle riforme normative e delle semplificazioni burocratiche.
La riforma del decreto 121/2005 sui titoli professionali del diporto, per esempio, ha dato nuova competitività internazionale agli equipaggi italiani, riconosciuto l’impiego presso i cantieri nautici e i refitter quale professione equivalente all’imbarco ai fini del rinnovo delle certificazioni professionali e introdotto la nuova figura semplificata dell’Ufficiale del diporto di II Classe e giunge dopo la soluzione sulle procedure di imbarco e sbarco degli equipaggi esteri presso le unità in sosta o manutenzione presso i porti italiani.