La Borsa di Milano in avvio è in rialzo. Il primo Ftse Mib segna un +0,15% a quota 38.404 punti e conferma nei primi scambi il rialzo salendo a +0,3%. In testa al listino Campari (+2,46%) che rimbalza mentre indiscrezioni di stampa riportano di un piano per ridurre il 10% della forza lavoro globale, pari a circa 500 dipendenti. Sempre in testa il settore bancario con il risiko in atto. Bper guadagna l’1,2%. Mediobanca guadagna lo 0,57% all’indomani del patto di Piazzetta Cuccia che ha bocciato l’offerta di Mps (+0,86%) definendola inadeguata.
Soffre Tenaris (-3,99%) che ha dimezzato l’utile nel 2024.
Le Borse europee partono poco mosse. Parigi è invariata con il Cac 40 a 8.110 punti. Francoforte guadagna lo 0,3% a 22.501 punti. Londra cede lo 0,32% con il Ftse 100 a 8.684 punti.
Borse asiatiche in rosso con le e preoccupazioni per le politiche tariffarie del presidente Usa Donald Trump che rimangono alte. Tokyo cede l’1,24% appesantita dal rafforzamento dello yen.
Sul fronte macro la Germania comunica i prezzi alla produzione e negli Usa sono in agenda le richieste settimanali di sussidi, gli Indici della Fed di Filadelfia, l’indice predittivo e le scorte settimanali greggio secondo l’Eia.
Il petrolio è in calo in avvio di giornata: il Wti è scambiato a 71,95 dollari al barile (-0,42%), il brent a 76,01 dollari al barile (-0,04%).
Nei cambi euro stabile in avvio di giornata: passa di mano a 1,0429 dollari (+0,06%) e a 156,45 yen (-0,91%).
Il prezzo dell’oro continua a macinare record: il contratto spot è a 2.949 dollari l’oncia in rialzo dello 0,14%. Il contratto con consegna ad aprile è a 2.962,60 dollari l’oncia (+0,90%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco dopo la prima ora di apertura è a 108 punti base (-0,56%). Il rendimento è a +3,63%.