Si chiama “Òua” ed è un progetto di inclusione sociale e inserimento lavorativo per persone in condizioni di fragilità, tra cui migranti, persone con dipendenze, disagio psichico e persone in area grigia.
700 ore di formazione su agricoltura biologica e green cooking, e tirocini per 40 persone e bonus di assunzione per 18 beneficiari.
Il progetto fa parte del bando regionale “Abilità al plurale 3”, per l’inserimento socio-lavorativo di persone a rischio di marginalizzazione sociale. Bando che Regione Liguria ha portato a 19,5 milioni di finanziamento complessivo.
Se da una parte la Liguria sta affrontando una riduzione sempre più progressiva della superficie agricola utilizzata e un abbandono delle aree interne e rurali, dall’altra è un territorio con prodotti di qualità altissimi e la domanda di di alimenti sostenibili, biologici e a chilometro zero supera l’offerta.
In questo contesto, “Òua” capitalizza l’esperienza maturata con il Progetto Terra Madre, sostenuto da fondi europei e nazionali, per creare opportunità di formazione e impiego all’interno delle filiere agricole di qualità. Le attività spaziano dal preparare e mantenere i terreni agricoli al costruire muretti a secco, dal trasformare i prodotti agricoli fino ad adottare tecnologie innovative per la digitalizzazione dell’agricoltura.
A guidare l’iniziativa è l’Associazione Comunità San Benedetto al Porto Aps, in collaborazione con numerosi partner agricoli, sociali e istituzionali, tra cui Azienda Agricola Gli Orti di Staglieno, Azienda Agricola La Tabacca, Azienda agricola Colture di casa, Il Biscione Cooperativa Sociale,
Asl 3 Genovese, Eafra – Ente di formazione, Afet Aquilone onlus Comuni di Genova, Mignanego, Borzone, Mezzanego, Cia Confederazione Italiana Agricoltura, Coldiretti, Odaf Ordine degli Agronomi Forestali, Municipio V Valpolcevera Aziende agricole: Zia Biancotta, La Valletta del Re, Il Bambugio, IL pane e le rose s.c.s. onlus e la Cooperativa agricola rurale Isola di Borgonovo.
«Il progetto non solo offre opportunità concrete di occupazione − sottolinea Marco Malfatto,presidente della Comunità San Benedetto al Porto − ma contribuisce anche alla valorizzazione del territorio e alla sostenibilità ambientale. Le economie generate da queste attività permetteranno la stabilizzazione lavorativa delle persone coinvolte, creando un circolo virtuoso tra inclusione sociale, agricoltura e sviluppo economico».
Il nome “Òua” si ispira a una precedente sperimentazione di successo che ha portato alla creazione di un brand agricolo-sociale, capace di attirare l’attenzione di pubblico e media. Il progetto mira a rafforzare la connessione tra il mondo sociale e agricolo, aumentando le opportunità di formazione e occupazione per persone fragili e migliorando la competitività delle aziende agricole locali.
Gli obiettivi sono offrire formazione professionale in ambito agricolo, creare nuove opportunità lavorative nell’agricoltura sociale, migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle aziende agricole coinvolte, rafforzare la rete di enti e aziende che operano per l’inclusione sociale e valorizzare il territorio ligure con un’agricoltura etica e sostenibile.
Il progetto include:
● Orientamento specialistico per 60 persone.
● Formazione professionale indennizzata (700 ore, 40 partecipanti) su agricoltura biologica,
trasformazione dei prodotti agricoli e Green Cooking.
● Attivazione di tirocini e percorsi di inclusione socio-lavorativa per 40 persone con tutoraggio
dedicato.
● Bonus assunzionali per 18 beneficiari.
● Sviluppo di nuove idee imprenditoriali in ambito agricolo, ristorativo e digitale grazie ai fondi
FESR.