Dopo la reazione positiva, ieri, all’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, oggi i listini europei hanno reagito negativamente alle dichiarazioni del nuovo presidente Usa che ha ribadito l’intenzione di introdurre dazi sulle merci importate. Anche le promesse di deregulation finanziaria non sono state accolte bene, si temono gli effetti che questa potrebbe avere sull’inflazione e, di conseguenza, sulla politica monetaria della Fed. Milano segna -0,23%, Madrid -0,14%, Parigi +0,48%, Francoforte +0,25%, Londra +0,33%. Spread Btp/Bund sui 111 punti (variazione -1,21%, rendimento Btp 10 anni +3,59%, rendimento Bund 10 anni +2,48%).
A Piazza Affari sale in testa al Ftse Mib Diasorin (+2,90%) in sintonia con il settore farmaceutico a livello europeo. In rialzo anche Snam (+1,96%) e Italgas (+1,81%), grazie al rialzo del gas, arrivato a superare i 50 euro al megawattora (+4,5%) sul Ttf di Amsterdam. In coda Stellantis (-1,53%) penalizzata dai i dati sulle immatricolazioni Ue di dicembre, Eni (-1,19%), Telecom (-1,15%),
L’euro scambia a 1,0417 dollari (ieri a 1,0403). Cala il Bitcoin a 105,591 (-1,11%), dopo il boom della vigilia.
Il petrolio è in calo, dopo che Trump ha annunciato di voler estendere le trivellazioni e quindi di aumentare la produzione di greggio: il wti si attesta a 76,20 dollari al barile (-1,55%) e il Brent a 79,47 (-0,85%).