Il prossimo sabato 30 novembre, alle ore 10, il Teatro di Camogli sarà il palcoscenico della cerimonia di consegna dell’attestato di merito alla valorizzazione del patrimonio alla Chaine des Rotisseurs, l’associazione mondiale della gastronomia. L’evento, organizzato dall’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano, celebra il contributo della cucina e della tradizione gastronomica alla promozione del patrimonio culturale italiano.
Un riconoscimento che lega cultura e gastronomia
La Chaine des Rotisseurs è una delle istituzioni più prestigiose nel mondo della gastronomia. Fondata a Parigi nel 1950, l’associazione conta oggi oltre 25mila membri in ottanta paesi, tra cui chef di fama mondiale, direttori d’albergo, maitre, sommelier e cultori della cucina. Tra gli aderenti figura anche lo chef Antonino Cannavacciuolo, simbolo dell’eccellenza italiana.
L’attestato di merito alla valorizzazione del patrimonio, che sarà consegnato durante la cerimonia, è intitolato alla memoria del senatore Giovanni Spadolini, figura di spicco della politica e della cultura italiana, noto per essere stato il primo ministro dei Beni Culturali e appassionato sostenitore della cucina italiana come parte integrante del nostro patrimonio.
A ritirare il riconoscimento saranno Roberto Zanghi, baillì d’Italie della Chaine des Rotisseurs, e Gianni Baghino, baillì di Genova e del Tigullio. Alla cerimonia saranno presenti, tra gli altri, Ivan Drogo Inglese, presidente dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano, e Giovanni Anelli, sindaco di Camogli.
Il riconoscimento dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano alla Chaine des Rotisseurs sottolinea come il cibo e la gastronomia possano diventare strumenti di dialogo tra culture. La scelta di consegnare il premio in una cornice storica come quella del Teatro di Camogli amplifica questo messaggio, mettendo in relazione la bellezza architettonica, la tradizione culinaria e il valore culturale.
Il Teatro di Camogli, realizzato nell’ottocento su progetto dell’architetto Nicolò Bruno, rappresenta un simbolo della cultura e dell’arte ligure. Bruno, che aveva già progettato il Teatro Gustavo Modena di Sampierdarena, portò a Camogli un’opera che coniuga eleganza e funzionalità. Durante la cerimonia, gli ospiti del Grand Chapitre, l’assemblea nazionale della Chaine des Rotisseurs, arriveranno a Camogli da Genova, dove si tiene quest’anno l’appuntamento.