Giovanni Toti torna libero. Il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha accolto le istanze di revoca degli arresti domiciliari, presentate dal legale Stefano Savi in seguito alle dimissioni da governatore, e sulle quali la procura aveva già dato parere favorevole.
Nell’ordinanza di liberazione di Giovanni Toti – ripresa dall’Agenzia Dire – il gip scrive “Ritenuto che, nonostante l’estrema gravità delle condotte criminose, connessa anche alla particolare natura delle funzioni svolte, tenuto conto del comportamento” di Giovanni Toti che il 26 luglio ha rassegnato le dimissioni da presidente della Regione Liguria, si possono considerare “sensibilmente affievolite le esigenze cautelari”. Faggioni aggiunge che “permangono, in elevato grado, i gravi indizi di colpevolezza cosi come valutati nelle due” ordinanze applicative degli arresti domiciliari” e che “lo stesso Tribunale per il riesame ha confermato il grave quadro indiziario a carico dell’indagato in relazione alle condotte corruttive poste dal presidente della Regione Liguria”. In ogni caso, “essendo ormai concluse le indagini”, tanto che è già stato chiesto il giudizio immediato, “possono considerarsi venute meno le esigenze cautelari connesse all’acquisizione e alla genuinità della prova”.
L’ex governatore ligure era recluso nella sua casa di Ameglia, nello spezzino, dal 7 maggio. Il primo arresto era scattato nell’ambito della maxi indagine per corruzione che ha coinvolto anche l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Signorini e l’imprenditore Aldo Spinelli; il secondo, il 18 luglio, per finanziamento illecito per spot elettorali.
Il gip nei prossimi giorni dovrà pronunciarsi sulla richiesta avanzata dalla Procura per il giudizio immediato.