Nuove immatricolazioni di autocarri in calo in Liguria nel 2023 (-20,5%) e leggermente positive quelle degli autobus (116 vs 114 del 2022) trainate dal rinnovo del parco mezzi in provincia di Genova (76 nuovi bus). Genova si distingue anche per avere la quota più alta di autobus elettrici (l’8,6%) e di mezzi Euro 6 (39,8%).
È quanto emerge dall’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, realizzato da Continental e giunto alla sua quarta edizione
Lo studio fotografa lo stato del settore nelle province italiane nel 2023, dopo un 2022 caratterizzato da un rallentamento seguito alla ripresa post Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro del parco circolante*.
Immatricolazioni: a Genova +30,4% di nuovi bus
Il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 in Italia ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. La Liguria va in controtendenza e chiude in negativo con 338 nuove targhe (-20,5%). Genova segue questa tendenza e immatricola 200 nuovi autocarri, rispetto ai 265 dell’anno precedente (-24,5%).
Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dalla capienza, registra un +45,8% con 5.434 immatricolazioni fra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. In questo comparto la Liguria presenta un mercato stabile, la cui variazione, in positivo, è determinata da due sole unità in più: 116 nuove targhe rispetto alle 114 del 2022. A Genova la crescita si fa più sostenuta (+30,4%) pari a 73 nuovi bus (vs 56 del 2022).
Alimentazione: Genova prima in regione per autobus elettrici
La situazione italiana per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022: il gasolio continua ad essere predominante (90,3%) seguito da benzina e metano (a 4,5% e 2,1%). Timidissima crescita per le alimentazioni alternative: i veicoli a Gpl segnano un +1,5% contro l’1,4% del 2022, così come gli elettrici (0,4% contro lo 0,3%); crescita più sostenuta per gli ibridi (0,5% se con motore termico a gasolio e 0,6% a benzina).
La Liguria si distingue sul suolo nazionale per il picco di autocarri alimentati a benzina (11,4%). Si segnala inoltre una buona percentuale di autocarri ibridi (0,8%) ed elettrici (0,3%). Il metano copre lo 0,9% e il gasolio l’84,1% del parco.
Genova è prima in regione per la quota di benzina che sale al 14%. Il capoluogo è sul gradino più alto del podio anche per le percentuali di elettrico e ibrido che coprono un parco più sostanzioso, pari rispettivamente allo 0,5% e 1%.
Il parco autobus nazionale (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di tpl urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1%), il metano è al 6,1% e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2% (rispettivamente 1,3% e 0,9%).
In Liguria si nota l’assenza di ibridi, in compenso l’elettrico cresce di 2,3 punti percentuali arrivando a toccare il 5,4%. Stessa variazione per il gasolio, ma in negativo, che scende a 92,6%.
In provincia di Genova l’elettrico copre addirittura l’8,6%, quota più alta in regione. La restante parte del circolante è rappresentata dal gasolio.
Categoria Euro: a Genova picco di autobus Euro 6
Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale. I dati di Euro 0, 1, 2 e 3 (pari al 44% complessivo) necessiterebbero di analisi approfondite in quanto potrebbero essere viziati da iscrizioni al Pra di veicoli non più circolanti.
La Liguria mostra un buon rinnovamento del parco: qui le classi più inquinanti passano da 46,5% del 2022 a 44% del 2023 mentre quelle più ecologiche da 53,3% a 55,7%.
Nel capoluogo le classi Euro 4, 5 e 6 arrivano addirittura a superare il 60%, quota più alta in regione. Solo gli Euro 6 coprono il 30,4%.
In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in questo caso la quota degli Euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 ed Euro 3 passano al 39,9% sul totale.
In Liguria, anche in questo comparto, c’è una netta preponderanza di classi più ecologiche che arrivano a rappresentare il 60,7% del circolante.
Col picco di Euro 6 (39,8%) Genova rispecchia la scena regionale: qui la percentuale complessiva di Euro 4, 5 e 6 copre il 62,5%.
Anzianità: a Genova più di un bus su due ha meno di 10 anni
L’età degli autocarri in circolazione in Italia rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante.
La Liguria mostra valori congrui con il panorama nazionale: il 33,7% degli autocarri ha meno di 10 anni (vs 35,2% dell’Italia) e il 14,7% più di 30 (vs 15,8%). La fascia di veicoli fra 20 e 30 anni è la più rappresentata col 20,6%.
Il capoluogo vanta il parco più giovane: il 38,7% ha meno di 10 anni e il 13,4% supera i 30 anni. La fascia più diffusa rimane quella tra i 20 e i 30 anni che comunque scende a 18,2% (-0,1 punto percentuale rispetto al 2022).
Gli autobus italiani risentono positivamente dei contributi per le flotte di tpl e generalmente i mezzi più vecchi registrano dati più aderenti alla realtà rispetto agli autocarri di pari età. Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino a un anno) e in generale il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022).
La Liguria si mostra una regione virtuosa: qui i veicoli sopra i 20 anni scendono a quota 20,7% (vs 27,5% dell’Italia) e quelli sotto i 10 anni salgono a 44,5%. La fascia più diffusa è quella tra i 5 e i 10 anni (pari al 17,7%).
A Genova sale a 52,1% il circolante con meno di 10 anni, con un picco della fascia 2-5 anni che sfiora il 22%.
* Fonte: Elaborazione su dati Aci e Aiscat