Borse europee deboli in una seduta priva delle indicazioni di Wall Street, chiusa per festività, e frenate dall’annuncio, da parte della Commissione europea, dell’avvio del processo ufficiale per l’apertura di procedure per deficit eccessivo nei confronti di sette Paesi: Belgio, Francia, Italia, Malta, Slovacchia, Ungheria e Polonia. Milano segna -0,29%, Madrid -0,1%, Parigi -0,77%, Francoforte -0,35%, Londra +0,17%.
Spread Btp/Bund sui 154 punti (variazione +3,22%, rendimento Btp 10 anni +3,94%, rendimento Bund 10 anni +2,40%)
A Piazza Affari il listino principale ha limitato le perdite grazie a colossi come Eni (+0,83%), sostenuta dalle indiscrezioni sulla possibile vendita di attività in Costa d’Avorio, Iveco (+1,76%), Leonardo (+1,03%) e alle banche (Intesa Sanpaolo +1,2%), Banco Bpm (+0,93%). che beneficiano di dati ancora incoraggianti sulla qualita’ del credito. In coda St (-4,67%).
Sul mercato valutario, euro poco mosso sul dollaro a 1,0744 (da 1,0730 ieri in chiusura). La divisa europea vale anche 169,65 yen (da 169,82), mentre il rapporto dollaro/yen è a 157,91 (da 157,86).
In rialzo il prezzo del petrolio per la domanda della stagione estiva e i timori legati alle guerre in corso: il Brent per agosto si attesta a 85,79 dollari (+0,54%) e il Wti di pari scadenza a 81,08 dollari (+0,46%). In aumento del 2% a 35,4 euro al megawattora il prezzo del gas naturale europeo ad Amsterdam.