Al via i lavori di restauro delle due statue lignee policrome del XVIII secolo, collocate all’interno della Basilica dei Fieschi nel comune di Cogorno in provincia di Genova, reso possibile grazie al contributo di 22.000 euro del Fai – Fondo per l’ambiente italiano e di Intesa Sanpaolo, assegnato nell’ambito della campagna “I luoghi del cuore”
Nel 2022, in occasione dell’undicesima edizione del censimento “I luoghi del cuore”, la Basilica dei Fieschi si è classificata al 6° posto della classifica nazionale e al primo posto in Liguria, grazie a 22.890 voti raccolti dall’allora parroco don Maurizio Prandi, sostenuto da un gruppo di cittadini che hanno saputo convogliare sulla Basilica i voti delle persone del territorio, dei turisti e, attraverso una importante opera di conoscenza e sensibilizzazione che ha coinvolto i ragazzi di età scolare, anche di tutte le scuole del territorio.
Grazie a questo importante risultato, nel 2023 la parrocchia di San Salvatore in Cogorno ha potuto partecipare al bando “I Luoghi del Cuore” che il Fai lancia dopo ogni censimento, mettendo a disposizione dei luoghi più virtuosi una serie di contributi economici. Il progetto presentato si è concentrato sul recupero delle due statue lignee policrome settecentesche raffiguranti San Bernardo e la Madonna Addolorata, depositarie di una tradizione devozionale molto radicata a livello locale, che necessitano di interventi di consolidamento strutturale, pulitura e recupero del colore. Il restauro – che ha ricevuto il sostegno di Fai e Intesa Sanpaolo e il cofinanziamento del laboratorio di restauro e del Comune di Cogorno – permetterà di fermare l’avanzato stato di degrado delle statue, con la possibilità di riportare in processione la Madonna Addolorata. Il restauro sarà realizzato nel laboratorio di Giustina Adreveno e di Maria Rosa Sambuceti.
La basilica, uno tra i più rilevanti monumenti tra romanico e gotico in Liguria, si trova a San Salvatore dei Fieschi, parte del Comune sparso di Cogorno, la cui storia è plasmata dalla famiglia genovese dei Fieschi, protagonista di un’espansione territoriale tra XII e XIII secolo nella Liguria di Levante. Furono Innocenzo IV e il nipote Ottobono Fieschi, futuro papa Adriano V, a ordinare la fondazione della basilica, eretta dai Magistri Antelami che da più di un secolo operavano a Genova nella costruzione degli edifici in muratura della città. I lavori vennero terminati nel 1252. Lo schema planimetrico è quello basilicale, a pianta longitudinale con tre navate; la facciata presenta il caratteristico rivestimento bicromo a fasce alternate in ardesia, estratta nella vicina cava di Monte San Giacomo, e marmo bianco, a far emergere il nobile lignaggio del committente. Al centro spicca un ampio rosone sormontato da archetti romanici che contengono figurette, anch’essi in marmo bianco a conferire leggerezza alla facciata. Non vi è invece traccia di marmo all’interno della chiesa; le poche e povere decorazioni sono eseguite sulla pietra. Questo modello architettonico sarà il riferimento stilistico per le successive costruzioni che i Fieschi realizzarono soprattutto nel Levante ligure.
«Le due statue lignee policrome di autore ignoto del XVIII secolo, oltre a un’oggettiva valenza culturale e artistica, hanno anche un notevole significato storico e simbolico: da sempre l’uomo ha avuto bisogno di spazi e tempi in cui riporre i desideri, le domande e le fatiche che la vita gli chiede di vivere. Per le persone di San Salvatore le due statue hanno svolto questo ruolo. Perciò non sono solo oggetti artistici, ma simboli carichi di affetto umano – commenta il Parroco don Alessandro Cavallo – È per noi importante ringraziare il Fai e Intesa Sanpaolo, Glenda Colaninno, capo delegazione del Fai di Portofino con i suoi volontari, per la possibilità dataci di tutelare questi beni. Si ringraziano inoltre i Gruppi storici Sestieri di Lavagna e Le Gratie d’Amore, Il Gruppo I Nuovi Templari il comune di Cogorno, le restauratrici, Istituti Scolastici Comprensivi di: Cogorno, Carasco e Valli, Fontanabuona, il Liceo Marconi Delpino, il Liceo Da Vigo e tutte le persone che hanno aiutato e sostenuto questo progetto».
«Il Fai ha scelto di sostenere insieme a Intesa Sanpaolo il progetto di restauro proposto per la Basilica dei Fieschi, sia per l’oggettiva rilevanza storico artistica del luogo sia per l’importante risultato raggiunto al censimento. La capillare promozione, oltre a rafforzare la conoscenza e la valorizzazione della Basilica, ha in poco tempo portato risultati concreti per il territorio, facendo crescere il numero dei visitatori. Inoltre localmente la partecipazione a “I Luoghi del Cuore” ha assunto anche un importante valore sociale: il coinvolgimento di molte scuole del territorio attraverso il censimento ha permesso ai ragazzi di scoprire la Basilica, il suo valore culturale e identitario. Educare i più giovani è uno dei capisaldi della missione del Fai perché in futuro siano loro a tramandare la conoscenza del Patrimonio locale», commenta Federica Armiraglio responsabile progetto “I luoghi del cuore” Fai.