Borse europee in ribasso, in rialzo solo Milano (+0,29%), grazie ad alcune trimestrali positive di big come Stm (+4,97%), Mps (+2,6%), Unicredit (+1,47%). La dichiarazione della Bce che, come previsto, ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse, dopo dieci sedute consecutive di rialzi, non ha incoraggiato i mercati anche perché la presidente Christine Lagarde ha ribadito che «ci si attende tuttora che l’inflazione resti troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato» e quindi le decisioni future del Consiglio direttivo andranno nella direzione di fissare tassi di riferimento «su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario». Londra segna -0,81%, Madrid -0,24%, Parigi -0,38%, Francoforte -1,08%. Spread Btp/Bund sui 198 punti (variazione-1,64%, rendimento Btp 10 anni +4,84%, rendimento Bund 10 anni +2,85%).
A Piazza Affari le trimestrali hanno penalizzato Campari (-6,78%). In forte ribasso anche Saipem (-5,32), sembra che gli investitori abbiano frainteso l’annuncio dell’ emissione delle nuove azioni per il bond convertibile nonostante che il ceo Alessandro Puliti abbia spiegato che l’aumento di capitale è la naturale conclusione dell’emissione del prestito obbligazionario convertibile avvenuta nei mesi scorsi, dunque «nulla di assimilabile a una aumento diluitivo come quello del 2022».
Petrolio in calo, con l’aumento imprevisto delle scorte negli Usa: il Brent dicembre si muove a 88,52 dollari al barile (-1,8%) mentre il Wti di pari scadenza cede l’1,99% a 83,69 dollari.
Si rafforza il dollaro dopo i dati sul pil Usa del terzo trimestre e con il nuovo aumento dei rendimenti dei Treasury: l’euro scende a 1,0528 (da 1,058 ieri in chiusura) e vale anche 158,42 yen(ieri 158,34), mentre il dollaro/yen è’ a 150,47(da 149,93). In rialzo dell’1,67% a 50,76 euro al megawattora il gas europeo ad Amsterdam.