Il 40% dei piccoli imprenditori non ha le competenze finanziarie necessarie per prendere decisioni fondamentali per il futuro delle proprie aziende. Lo testimoniano diversi studi a livello nazionale ed è stato dimostrato che chi invece mastica l’argomento è più resistente alle inevitabili problematiche che ciclicamente si prospettano a chi fa impresa.
Parte da questa considerazione il progetto “Piccole imprese, scelte grandi” lanciato dalla Banca d’Italia e presentato nella sede di Genova. Lezioni e incontri gratuiti su quattro moduli: relazioni con le banche; gestione difficoltà finanziarie; centrale dei rischi, pagamenti e strumenti di tutela, la finanza per la piccola impresa. (I moduli)
Si parte da Roma il 30 e 31 ottobre, ma l’iniziativa riguarderà anche il territorio ligure.
«Noi vogliamo innalzare la cultura finanziaria delle micro e delle piccole imprese − spiega Daniela Palumbo, direttrice della Banca d’Italia sede di Genova − proprio perché gli studi mostrano una correlazione tra le competenze finanziarie di un imprenditore e le performance aziendali. Il piccolo imprenditore è chiamato a delle decisioni in prima persona riguardanti la sua impresa. Non può avvalersi di personale con competenze specialistiche. Da qui l’importanza che sia lui stesso in possesso di competenze finanziarie molto adeguate. Altre indagini mostrano che esiste una correlazione anche tra le competenze finanziarie e le dimensioni aziendali. Generalmente il piccolo imprenditore è quello che dispone di una minor quantità di competenza. Meno del 40% delle microimprese è in possesso di competenze finanziarie». In un Paese in cui le microimprese e le piccole imprese pesano per oltre 45% del valore aggiunto e il 64% del totale addetti è un aspetto da tenere in grande considerazione.
«Abbiamo ritenuto di intervenire di supportare questi soggetti e di accompagnarli in un percorso di crescita. Il nostro motto è investire in conoscenza, vuol dire investire sul potenziale di crescita», aggiunge Palumbo.
Il progetto è ampio, e la prima iniziativa, a cui se ne aggiungeranno altre perché è già in preparazione un modulo che riguarda la tematica della sostenibilità, è appunto il primo corso con i quattro moduli già citati. «È focalizzato sulle scelte finanziarie, sulle relazioni con la banca e la particolarità di questo progetto sta nel fatto che noi abbiamo adottato il modello del formare i formatori. Mettiamo a disposizione dei piccoli imprenditori delle lezioni online curate direttamente da noi − aggiunge Palumbo − ma i piccoli imprenditori avranno anche la possibilità di partecipare a incontri in presenza che saranno tenuti da docenti che sono rappresentanti delle associazioni di categoria e degli enti camerali che sono stati preventivamente formati da noi. Abbiamo visto, sperimentando lo scorso anno questo tipo di iniziativa, che si raggiungono tante imprese coinvolgendo un minor numero di persone. Da soli noi non ce la faremo a raggiungere tanti soggetti. Lo scorso anno hanno collaborato soltanto Cna e Confartigianato, ma adesso abbiamo aperto alla collaborazione anche di altri enti associazioni. Abbiamo visto che il livello di apprendimento delle imprese è migliorato in maniera significativa, mediamente di un 80% che si eleva al 90% se si considerano anche le partecipazioni in presenza».
Coinvolte anche Camera di Commercio di Genova, Cia Liguria, Ascom Confcommercio.
Il presidente della Camera Luigi Attanasio commenta: «Da noi piena adesione a questa proposta, che diffonderemo attraverso i nostri portali. Siamo impegnati nell’accompagnare gli imprenditori nel loro percorso e abbiamo visto che chi si affida alla formazione ed è attento al proprio business plan nel tempo si dimostra più resiliente».