Primo semaforo verde dalla Giunta regionale per l’ampliamento dello storico stabilimento dolciario genovese Panarello di via Carso.
In particolare, su proposta dell’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola, è stato dato parere favorevole alla modifica del Piano territoriale di coordinamento paesaggistico (Ptcp), contestuale alla variante del Piano urbanistico del Comune di Genova (Puc), e alla valutazione ambientale strategica (Vas).
«È un’operazione importante che portiamo avanti su proposta del Comune di Genova – dichiara l’assessore regionale Marco Scajola -. Grazie a questo via libera lo stabilimento sarà ampliato, così come la produzione, in un’area limitrofa attualmente inutilizzata. L’obiettivo è quello di salvaguardare un’azienda storica della nostra Liguria e, logicamente, tutti i posti di lavoro a essa collegati. Il rischio era infatti quello che la produzione fosse spostata altrove perdendo così la paternità di una realtà nata oltre 135 anni fa, tra i simboli cittadini e regionali».
«Panarello è una delle imprese genovesi di chiaro valore storico e commerciale ancora attive e in crescita nella nostra città. L’attuale stabilimento da tempo non è più adeguato alle esigenze di spazio dei nuovi macchinari di produzione e degli stessi lavoratori – spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Genova Mario Mascia -. Per questo abbiamo approvato la variante al Puc che rende fattibile la costruzione di una nuova ala dello stabilimento e disponibile un magazzino più ampio e funzionale. Senza dimenticare che ingrandire la fabbrica genovese, che vanta oltre 135 anni di storia, pone anche obbiettivi di rinnovamento nella logica dell’incremento e della salvaguardia dei posti di lavoro».
Nel dettaglio l’intervento prevede: l’ampliamento dello stabilimento esistente sul lato sud volto a incrementare gli spazi riservati a magazzino, uffici e produzione artigianale e industriale; l’ampliamento del fabbricato limitrofo da destinare a uffici, laboratorio analisi e magazzino per le materia prime.
In totale l’ampliamento previsto sarà di circa il 43% rispetto all’esistente. La pratica passerà ora al vaglio del Consiglio regionale per poi tornare in Giunta per l’approvazione definitiva.