Mentre il Consiglio regionale è riunito, dalle 10 alle 15, per una seduta monotematica sul rigassificatore, nel centro di Genova è in corso una manifestazione di protesta dei cittadini.
Oltre duecento manifestanti si sono incontrati questa mattina davanti alla sede del consiglio regionale per ribadire il proprio no al posizionamento della Golar Tundra al largo di Vado Ligure dal 2026. Lo riferisce l’Agenzia Dire. Tante le scritte e gli slogan contro il rigassificatore e contro il governatore Giovanni Toti, commissario del progetto per il governo.
Mentre una rappresentanza di manifestanti è entrata in consiglio regionale fino al numero di posti massimo consentito dal regolamento d’aula, la maggior parte dei manifestanti savonesi, si è spostata in corteo dal palazzo dell’assemblea legislativa a quello della giunta regionale, in piazza De Ferrari. L’idea iniziale era quella di un continuo girotondo in uno dei luoghi simbolo di Genova, ma il cantiere di disallestimento del concerto del Fuori Salone nautico di ieri sera ha costretto a cambiare i piani. I manifestanti si sono assiepati tra il palazzo della Regione e Palazzo Ducale, con una catena umana e di striscioni attorno alla fontana.
«Una grande partecipazione da parte dei cittadini di tutto il territorio savonese per dire un no netto al progetto del rigassificatore a Savona. Come Partito democratico siamo accanto ai sindaci, ai cittadini, alle imprese, ai comitati e alle organizzazioni sindacali, perché è indispensabile superare questo progetto e questa idea energetica che è antiquata e vecchia. Contro l’arroganza di una Giunta che ha assunto questa decisione senza nessuna forma di coinvolgimento e di partecipazione, impedendo addirittura ai tecnici di Snam di partecipare ai consigli e alle commissioni comunali per informare e spiegare i contenuti del progetto. La Liguria ha una palla al piede che è questa giunta di centrodestra, che ci stiamo attrezzando per mandare a casa», dichiara il segretario del Partito democratico ligure Davide Natale.
«Dobbiamo superare questa visione del centrodestra che non guarda a uno sviluppo sostenibile e alla transizione energetica, ma pensa soltanto di fare favore politici per compiacere un governo che non guarda alla Liguria e al suo rilancio, ma che vuole solo sfruttarlo e ancorarlo a un passato energetico ormai superato», conclude Natale.