Il depuratore di Vadino sarà presto realtà. Il Consiglio comunale di Albenga ieri ha approvato all’unanimità il progetto definitivo di collegamento della stazione di sollevamento fognario di Vadino alla stazione di sollevamento di viale 8 Marzo, a sua volta collegata a viale Che Guevara e poi al depuratore di Borghetto Santo Spirito.
Il cammino che ha portato al parere è iniziato nel febbraio 2021, quando l’ing. Angelo Gallea ha presentato al Comune di Albenga e ad Aps il progetto relativo al completamento della depurazione della città delle torri, consentendo l’apertura della conferenza dei servizi che ha permesso di candidare il progetto – rivisitato e revisionato – al bando per accedere al finanziamento dei fondi Pnrr, poi ottenuti come da D.M. del 9 agosto 2023 n.262.
Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis afferma: «Il tema della depurazione è sempre stato una priorità per la nostra amministrazione e, prima ancora, per l’amministrazione Cangiano. Il depuratore di Vadino diventerà stazione di sollevamento e rilancio che spingerà i reflui, attraverso nuove condotte fognarie, si valuterà (così come stabilito in emendamento) la possibilità di utilizzare gratuitamente una tubazione già presente ed oggi di proprietà di acquedotto San Lazzaro, verso una vasca di compensazione delle portate – sotterranea e del tutto invisibile – che sarà collocata nel piazzale dell’ex tribunale in via Bologna. Da qui i reflui di Vadino confluiranno nella rete fognaria esistente per arrivare alla stazione di sollevamento di viale 8 Marzo e poi di viale Che Guevara».
«Si tratta di un progetto nuovo, all’avanguardia, che presta particolare attenzione alla tecnologia e all’ambiente (non ultime le valutazioni relative al taggin climatico, ossia al conseguimento e perseguimento degli obiettivi climatici che prevede una tecnologia green, nel caso di specie anche attraverso pensiline fotovoltaiche che alimenteranno le stazioni di sollevamento)», commenta il sindaco.
Con quest’opera Albenga punta alla depurazione del 100% dei reflui che consentirà il superamento della procedura di infrazione comunitaria e l’ottenimento della bandiera blu.
«Quest’anno non ho dovuto firmare nessuna ordinanza di divieto di balneazione a dimostrazione del funzionamento dell’impianto di viale Che Guevara e, anche, della costante manutenzione dei depuratori minori a opera dell’ente gestore. Tuttavia ritengo sia impensabile nel 2023 scaricare a mare i reflui. È fondamentale arrivare alla depurazione totale della città e, il parere favorevole al progetto, già finanziato attraverso i fondi Pnrr, che abbiamo espresso in consiglio comunale rappresenta un importantissimo, anzi decisivo, passo in questa direzione che otterremo a seguito del completamento dei collegamenti dei depuratori frazionali di Bastia, Campochiesa e Salea (richiesto urgentemente alla conferenza dei servizi) e con l’esecuzione definitiva del progetto di Vadino i cui lavori inizieranno nella primavera 2024 e dovrebbero terminare nell’estate 2026», conclude il sindaco.