Chiusura contrastata al termine di una seduta dominata dalla cautela per le Borse europee, in attesa delle decisioni delle banche centrali. Oggi inizia la riunione della Fed, che comunicherà domani la decisione sui tassi e si prevede che sceglierà di mantenere invariati i tassi d’interesse al 5,25%-5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni, giovedì sarà la volta della BoE e venerdì della BoJ. Milano segna +0,60%, Londra +0,09%, Madrid +0,48%, Parigi +0,08%, Francoforte -0,4%. Spread Btp/Bund sui 178 punti (variazione -0,99%, rendimento Btp 10 anni+4,51%, rendimento Bund 10 anni+2,73%).
A Piazza Affari brillano i bancari con Mps (+6,41%) in testa al listino principale, seguita da Banco Bpm (+2,2%) e Bper (1,6%). Bene anche Mediobanca (+1,28%), con la partita sulla governance. In rialzo anche Telecom (+3,19%%) in attesa di novità sull’offerta vincolante di Kkr sulla rete. Deboli i farmaceutici: Diasorin chiude a -4,99%.
L’euro resta sui minimi da marzo contro il dollaro a 1,068 (da 1,0685 ieri in chiusura) e vale 157,87 yen, mentre il dollaro scambia a 147,8 contro la divisa giapponese.
Continua a correre il prezzo del petrolio con il Brent novembre che scavalla la soglia dei 95 dollari al barile, per la prima volta da novembre, e il Wti ottobre che scambia a 92,64 dollari. Gas in rialzo a 37,19 euro al MWh (+7,8%).