Altri 50 milioni di euro per riconvertire e riqualificare le imprese dell’Area di crisi industriale complessa del savonese. È quanto approvato dall’Accordo di programma firmato questa mattina nella sede dell’Unione Industriali della Provincia di Savona in seguito allo stanziamento da parte del governo di 30 milioni di euro sulle risorse per il Fondo della Crescita Sostenibile e attraverso Invitalia spa.
A questi fondi si aggiungono i 20 milioni di Regione Liguria a valere su fondi PR Fesr 2021-2027. La nuova cifra si somma ai precedenti stanziamenti pubblici superiori ai 50 milioni di euro (32 milioni di euro governativi e 21,5 milioni regionali) che hanno generato negli anni un investimento complessivo sul territorio di 70 milioni di euro e circa 400 nuovi posti di lavoro. Al tavolo organizzato dall’Unione Industriali sono inoltre intervenuti in videoconferenza il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, il Ministero delle Imprese e made in Italy e il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Piacenza.
Nello specifico, i nuovi fondi regionali saranno così ripartiti:
– 15 milioni di euro destinati ad interventi nelle aree colpite da crisi diffusa delle attività produttive, per la mitigazione degli effetti delle transizioni industriali sugli individui e sulle imprese anche in una logica di filiera;
– 3 milioni di euro andranno a supporto della ricerca, anche in collaborazione con centri di ricerca, università e grandi imprese, all’innovazione tecnologica di prodotto e di processo e al trasferimento tecnologico quale motore dello sviluppo regionale e del rafforzamento della competitività del territorio;
– 2 milioni di euro sulla creazione d’impresa.
«Il documento firmato oggi rappresenta il futuro dell’intera provincia. Regione Liguria si fa ancora portavoce delle esigenze del tessuto imprenditoriale − commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti − un segnale importante dell’attenzione del governo su un’area che troppo a lungo ha sofferto la crisi economica e industriale. Stiamo vivendo un periodo di ripresa, che guarda alla vocazione industriale di aree come la Valbormida e a quella turistica e portuale dei tratti costieri. I numeri parlano chiaro: nell’ultimo trimestre è del 3% l’aumento occupazionale in Liguria. Un risultato unico in Italia, che dimostra che guardiamo nella direzione giusta. Alla base di tutto questo c’è una provincia solida, che ha negli anni posto alcuni dei prerequisiti di sviluppo e che oggi noi dobbiamo ascoltare, portando avanti modelli infrastrutturali che guardano al futuro e non al passato, ai ‘sì’ e non ai ‘no’».
L’area interessata comprende 21 Comuni, dalla costa all’entroterra: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Roccavignale, Vado Ligure, Quiliano, Villanova d’Albenga.
«A differenza di tante chiacchiere che si sentono in giro, questi sono atti concreti in favore di un territorio che, negli anni, si è dimostrato fertile di iniziative e proposte di qualità, basti pensare che con le precedenti risorse stanziate, in sinergia con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, abbiamo generato un investimento complessivo di circa 70 milioni di euro e un incremento occupazionale superiore alle 400 unità – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Con questi nuovi 20 milioni di euro dei 50 stanziati, Regione Liguria farà come al solito la sua parte, accompagnando con bandi specifici, gli investimenti produttivi, gli interventi di ricerca e sviluppo industriale e la creazione di impresa del savonese e della Valbormida».
Questo il commento del presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri: «La parte interessata da questo Accordo, che rispecchia un lavoro portato avanti negli anni anche con il coordinamento provinciale tra i comuni, ci permette di avere risorse da reinvestire immediatamente, dialogando direttamente con le aziende. Non solo porto, ovviamente, ma anche il retroporto rappresentato da tantissime imprese manifatturiere, aziende agricole e leader della logistica. Unendo tutte queste parti in una collaborazione costante, potremo raggiungere i nostri obiettivi».
Tra i soggetti firmatari, oltre ai presenti Regione Liguria, Provincia di Savona, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ministero delle Imprese e del Made in Italy e ministero delle Infrastrutture e Trasporti, anche l’Agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro e l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa spa.
Angelo Berlangieri, presidente dell’Unione Industriali di Savona, dice: «Oggi si è concretizzato un risultato che porterà sul territorio nuovi investimenti. Una bella notizia per tutti i settori produttivi e per lo sviluppo dei nostri porti. Stiamo parlando infatti di un’area dalle forti potenzialità, che ha però bisogno di una spinta per la piena ripresa socioeconomica. Mi riferisco in particolare al completamento di infrastrutture di supporto come la bretella Carcare-Predosa e lo svincolo di Savona, che possano fare uscire il comprensorio da una condizione di arretratezza. Va dato atto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al ministero delle Imprese e alla Regione Liguria d’aver mantenuto l’attenzione dimostrata durante l’incontro dello scorso maggio presso il ministero in una missione fortemente voluta dall’Unione Industriali in sinergia con Provincia di Savona, parti sociali e, ovviamente, Regione Liguria, che vogliamo ringraziare per il costante impegno a favore della nostra industria. Oggi raccogliamo i frutti di quell’impegno e fissiamo i prossimi obiettivi. La nostra struttura è già a disposizione delle imprese per la produzione delle adeguate candidature, anche per le pmi, in grado di contribuire a una solida ripartenza della provincia».
«Grazie al sostegno dei ministeri competenti e della Regione Liguria, in sinergia con le categorie e le associazioni, può finalmente concretizzarsi la firma di un accordo che conferma la volontà di insistere nella riconversione e nello sviluppo di questo territorio − aggiunge il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Piacenza − ribadiamo l’impegno dell’Autorità di Sistema Portuale che oggi rappresenta il primo sistema portuale italiano, con un valore aggiunto per il territorio ligure, e che garantisce un’occupazione diretta a più di 31 mila addetti e indiretta a piu di 77 mila addetti, con l’auspicio che le istituzioni possano garantire rapidità nelle scelte, accelerando l’iter per concludere le opere in programma. Stiamo infatti attuando importanti innovazioni relative all’accessibilità dei porti e dei collegamenti a terra, che consolideranno il sistema portuale di Savona-Vado Ligure. L’accordo siglato oggi si pone in un quadro importante che favorirà l’ulteriore crescita dei nostri porti. In questo contesto, inoltre, in qualità di neo commissario della gestione di funivie, sottolineo anche l’impegno per il rilancio dell’infrastruttura in collaborazione con tutti gli enti coinvolti e in sinergia con il viceministro Rixi che ha garantito nel tempo il pieno supporto del Mit al riguardo».