Una produzione artistica, quella dei tappeti di Kerman, che riporta con la fantasia nell’omonima provincia iraniana. Gli intrecci e i decori floreali di una manifattura pregiatissima permettono di immaginare viaggi in Oriente grazie alla mostra “Meravigliosi fiori in lana. L’arte dei tappeti di Kerman, 1535-1750, nelle collezioni italiane” organizzata dalla Fondazione Bruschettini per l’arte islamica e asiatica, con la consulenza scientifica di Michael Franses, storico dell’arte tessile, ricercatore associato del Museo di Arte Islamica di Berlino e del Textile Museum di Wahington DC e chairman del magazine Hali, e in esposizione a Genova, a Palazzo Lomellino, fino a domenica 12 febbraio.
Nelle sale di Bernardo Strozzi del primo piano nobile di Palazzo Lomellino si potranno ammirare quattro tappeti e otto frammenti, prodotti nella Persia meridionale. La scelta di organizzare la mostra a Genova non è casuale. Alcuni tappeti persiani erano presenti nelle dimore delle famiglie genovesi del XVI e XVII secolo, come testimoniato da alcuni pannelli esposti a Palazzo Lomellino con riferimenti alle opere di Pietro Paolo Rubens. Permettere ai due mondi di incontrarsi negli intrecci dei tappeti realizzati da artisti di Kerman e posseduti da nobili genovesi è uno degli obiettivi dell’esposizione.
Tappeto di Kerman (anche “Kirman”) è una delle classificazioni tradizionali di tappeto persiano. I tappeti Kerman sono apprezzati per una vasta gamma di disegni, un’ampia gamma di colori, l’uso di tinture e fibre naturali, grande resistenza alla trazione e all’abrasione e grande combinazioni di colori. La produzione tipica usava un nodo asimmetrico su una base di cotone, ma rari esempi includono fili di seta o misto-seta e filati di seta mista a lana.
A causa dell’enorme domanda di tappeti prodotti a Kerman e della complessa demografia di questa domanda, è stata prodotta una sorprendente varietà di stili e disegni. Alcuni tappeti Kerman sono stati tessuti esplicitamente per i facoltosi acquirenti occidentali e altri per i locali con gusti molto diversi. Damask Rose è il motivo più popolare nei disegni di tappeti Kerman. I tappeti antichi Kerman utilizzano spesso il motivo Toranj dei margini e linee strette. I motivi floreali intrecciati dei tappeti Kerman derivano dai modelli degli scialli Kerman, anch’essi prodotti a Kerman in quel periodo. I tappeti vaso, sono un tipo di tappeto Kerman caratteristico del XVI e XVII secolo, costituito da uno sfondo di fiori stilizzati e palmette sovrapposte in vasi disposti in tutto il tappeto. I tappeti Kerman del XVIII secolo usano molto spesso modelli a “reticolo”, con il campo centrale diviso da un disegno a traliccio che dà molti piccoli scomparti. I moderni tappeti Kerman, realizzati per il mercato occidentale, sono spesso tessuti in colori delicati e chiari come l’ambra, il rosa e il blu-grigio. Possono impiegare disegni occidentali, come strisce e vari motivi ripetitivi, oltre a temi più tradizionali di vasi e giardini, forme di animali e disegni pittorici.
Informazioni utili per la visita
Orari della mostra fino a domenica 12 febbraio 2023:
dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18
sabato e domenica dalle 10 alle 18.
Possibilità di visitare con guida il Giardino Segreto durante il weekend;
le visite guidate partiranno dal cortile del Palazzo dalle 10 alle 16.30
Tariffe dei biglietti:
1. Mostra: intero € 8; ridotto € 6; studenti/Insegnanti € 5.
2. Visita guidata al palazzo e/o Percorsi rubensiani: intero € 8; ridotto € 6; studenti/Insegnanti € 5.
3. Biglietto combinato mostra e visita guidata palazzo e giardino segreto (intero € 14; ridotto € 11; studenti/insegnanti € 9).