
Cybersecurity, telemedicina, logistic digital community, un sistema di mobility as a service, il passaggio da smart city al cosiddetto phygital, ossia la contaminazione tra mondo fisico e digitale, la digitalizzazione del patrimonio storico e culturale, il controllo smart del territorio (anche delle acque). Sono solo alcuni dei progetti che fanno parte della strategia digitale della Regione Liguria, presentata nella sala Maestrale dei Magazzini del Cotone a una platea formata dai tanti stakeholder, enti, aziende, associazioni che hanno collaborato alla redazione del piano.
Il commissario per l’Innovazione digitale Enrico Castanini ha illustrato la linea: «Il progresso avviene quando i vantaggi della tecnologia diventano per tutti». Ecco allora 50 progetti e i 71 interventi destinati a semplificare i servizi per i cittadini e per le imprese.
Sette le macro aree: Reti e sistemi digitali (5 progetti e 5 interventi); Formazione, ricerca e trasferimento tecnologico per l’impresa e per il lavoro (9 progetti e 14 interventi); Logistica (5 progetti e 5 interventi); Sistemi per il cittadino (6 progetti e 7 interventi); Cultura e turismo (3 progetti e 3 interventi); Ambiente, territorio, energia (4 progetti e 7 interventi); Salute (18 progetti e 30 interventi).
«La digitalizzazione non è comprare il software», ha ricordato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti e non è un caso che la metodologia usata da Castanini e dal suo staff per realizzare il piano si sia basata soprattutto sulle proposte e le istanze di un numero notevole di soggetti sul territorio. «Non smetterò mai di ringraziare i 40 tra enti, associazioni che hanno contribuito con i loro vertici alla stesura portando le loro esigenze, soluzioni e idee − afferma Castanini − un bellissimo lavoro. Abbiamo vinto anche tante gare Pnrr su questi progetti, anche a scapito di Regioni più ricche e popolose di noi, che ci hanno consentito di finanziare due terzi dei progetti, mentre per l’altro terzo intendiamo procedere sempre facendoci valere sui bandi come abbiamo fatto finora. Abbiamo vinto gare impensabili e penso che potremo e voglio realizzarli tutti. Stiamo parlando di una fase di stima di costo totale della realizzazione di 932 milioni, di cui appunto due terzi già finanziati».
Una parte corposa del piano è dedicato alla salute. Il Covid ha accelerato alcuni processi, come il teleconsulto, spiega Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova: «Questo importante progetto è partito da un paio d’anni e ho partecipato come membro degli advisor fin dall’inizio. E poi abbiamo partecipato anche come usufruttori dei servizi messi a disposizione da Liguria Digitale. Uno dei primi, quello sulla gestione del Covid a casa in collaborazione coi medici di medicina generale, ha dato degli ottimi risultati: ci hanno messo a disposizione mezzi tecnologici e programmi e abbiamo gestito moltissimi pazienti arrivati in ospedale direttamente da casa. Grazie a questo progetto i cittadini liguri hanno avuto un beneficio nella gestione del Covid. Senza parlare del grande sforzo che questo sistema ha fatto per quanto riguarda anche la prenotazione dei vaccini».
Ma gli sviluppi coinvolgono anche altri ambiti della sanità, aggiunge Bassetti: «Ora abbiamo proposto alcuni progetti, tra cui uno sugli antibiotici che a Castanini è piaciuto moltissimo e che mi auguro possa prendere forma nei prossimi mesi. Gli antibiotici sono usati male e spesso in maniera inappropriata per quanto riguarda il dosaggio, la durata o le interazioni con altri farmaci. Un aiuto potrebbe essere, per esempio attraverso il database delle prescrizioni a disposizione della Regione, che al tecnico di medicina generale che prescrive un antibiotico si accenda una spia se lo fa insieme a un altro farmaco o se supera una certa durata. Un sistema che potrebbe aiutare in alcune situazioni. Un altro progetto è quello di incrociare i dati batteriologici, attraverso i laboratori, dando ai medici di medicina generale e non solo un aggiornamento in tempo reale sulla sensibilità agli antibiotici dei vari microrganismi: uno strumento che potrebbe guidare ancora meglio la terapia antibiotica rendendola più ‘sartoriale’».
Davide Falteri, consigliere delegato del Comune di Genova in materia di nuovi insediamenti aziendali sul territorio, imprenditore attivo nel campo della logistica, illustra i cambiamenti che deriveranno dalla realizzazione del programma: «L’abbiamo visto con la pandemia. Lo sviluppo dell’ecommerce e della logistica collegata implica la necessità che sia sempre più interconnessa e di individuare un protocollo di comunicazione rapido per efficientare i processi. Il cambiamento sarà legato all’architettura dei collegamenti, ma sarà anche fisico: hub più vicini alla città integrati con progetti di smart mobility con un’occhio al green».
A oggi il piano è arrivato all’approvazione da parte della giunta regionale e il prossimo passo è l’essere recepito nel programma strategico digitale della Regione Liguria.
«Se ci sono altri enti e associazioni che vogliono contattarci, il progetto è in versione 1 apposta per accogliere altre proposte», annuncia Castanini.