Gli infortuni sul lavoro in Liguria sono cresciuti del 61,2% nei primi 9 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo 2021. A dirlo sono le elaborazioni dell’ufficio economico Cgil Genova e Liguria sui dati Inail: le denunce di infortunio tra il 1° gennaio ed il 30 settembre sono state 21.862, in aumento di 8.302 unità rispetto al corrispettivo periodo del 2021.
«Senza risorse dedicate alla salute e sicurezza sul lavoro i dati continueranno a crescere – commenta Maurizio Calà segretario generale Cgil Liguria – è necessario che lo Stato potenzi gli strumenti di vigilanza e quelli della prevenzione a partire dalla formazione che deve entrare già nei programmi scolastici affinché non sia solo una conoscenza di norme ma si concretizzi il valore e il rispetto della vita umana. È indispensabile anche il rafforzamento dei controlli da parte di Inl, Asl, Inail e Inps e su questo flagello è necessario un cambio di passo e l’appello sottoscritto da Cgil Cisl Uil in occasione della settimana della sicurezza va proprio in questo senso: la salute e la sicurezza sul lavoro riguarda la vita delle persone, la loro dignità, i diritti fondamentali».
La Liguria ha l’aumento in percentuale rispetto all’anno scorso (+61,2%) superiore alla media di tutte le altre regioni del Nord-Ovest (Val d’Aosta +39,3%, Piemonte +42,3%, Lombardia +38,6%) e anche alla media nazionale (536.002 denunce +35,2% sul gennaio – settembre 2021).
I settori più interessati sono quelli dell’industria e servizi (19.588 denunce in aumento del 62,7% sull’anno precedente) seguiti da quelli per conto dello Stato (1.950 per un aumento del 67,1%). In forte aumento anche quei settori produttivi nei quali l’attività e/o l’intensità lavorativa è stata molto maggiore rispetto all’anno scorso e cioè commercio +138%, alloggio e ristorazione +67,3%, trasporti e logistica +35,4%.
In calo da 21 a 11 (-47,6%) i casi di denunce di infortunio con esito mortale rispetto al 2021.