Genova che osa lancia un questionario per raccogliere l’esperienza lavorativa di chi ci abita. L’iniziativa è rivolta a chi ha meno di 35 anni.
Secondo l’associazione metà dei giovani lavoratori a Genova e in Liguria è occupata nei settori del commercio, della ristorazione, dell’accoglienza e delle consegne.
“Si tratta di settori fragili in cui spesso i lavori sono malati, cioè offrono bassi salari, orari e carichi di lavoro esagerati, condizioni di lavoro insicure, contratti parziali e precari, prospettive di carriera inesistenti, riconoscimento sociale nullo. Nel commercio, solo per fare un esempio, le retribuzioni medie sono circa il 20% più basse del dato generale e gli orari di lavoro settimanali del 20% più lunghi. Genova è una città malata di cattivi lavori. E non è frutto del caso, ma di scelte politiche. Altrove, lo squilibrio dei lavori giovanili in settori fragili è più ridotto. Nella regione di Rotterdam, importante porto europeo, il 43% dei giovani lavora nei settori del commercio, della ristorazione, dell’accoglienza e delle consegne, nella regione di Göteborg, altro porto, il 36%, e nella regione di Lipsia, importante città post-industriale tedesca, solo il 34%”.
Nell’indagine preliminare viene spiegato come i cattivi lavori aumentino le disuguaglianze in città.
Il questionario è disponibile qui.