Chiusura debole per le borse europee che non hanno ancora superato l’effetto delle dichiarazioni di venerdì scorso del presidente della Fed Jerome Powell su una stretta monetaria per battere l’inflazione anche a costo di una recessione e sentono l’effetto del calo del petrolio (il Brent scende del 5,2% a 99,62 dollari mentre il Wti perde il 5,1% a 91,85 dollari). Fattore positivo della giornata è il ribasso del prezzo del gas, che rimane però ben sopra i minimi: il gas europeo trattato al Ttf di Amsterdam scende del 7,9% a 251 euro al MWh, dopo aver oscillato tra 245 e 279 euro al Mwh nel corso della giornata, mentre sembra formarsi un accordo europeo impegnato per calmierare i prezzi.
Soltanto la Borsa di Francoforte (+0,53%) riesce a chiudere in rialzo, Milano segna -0,08%, Londra -0,88%, Madrid -0,12%, Parigi -0,19%.
Lo spread Btp/Bund si attesta a a 232 punti (variazione +1,51%, rendimento Btp 10 anni +3,83%, rendimento Bund 10 anni +1,50%).
A Piazza Affari il calo del greggio penalizza Tenaris (-5,56%), Eni (-2,11%), Snam (-1,52%) tengono i finanziari (Nexi +2,8%) e si riprendono le utility, con Hera (+2,46%).
Sul valutario, l’euro si attesta a 1,001 dollari (da 0,9980 ieri in chiusura) e vale anche 138,98 yen (da 138,49). Il cambio dollaro/yen è a 138,84 (da 138,64).























