13 mila infortuni sul lavoro in Liguria in soli 5 mesi, con un aumento del +75,7% rispetto allo scorso anno. É quanto emerge dalle elaborazioni a cura di Marco De Silva dell’Ufficio economico Cgil su dati Inail.
Le denunce registrate dal 1° gennaio al 31 maggio sono state 13.173: in aumento di 5.674 sia rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente sia sul precedente mese di aprile (+2.606, pari al +24,7%).
«I dati — dice Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria — mostrano un aumento significativo degli infortuni sul lavoro che va di pari passo con l’aumento dell’occupazione. Nei primi mesi dell’anno l’occupazione in Liguria è aumentata del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, soprattutto in settori come commercio e logistica dove il lavoro è precario e maggiormente frammentato».
In alcuni comparti gli infortuni hanno registrato forti aumenti: +149% nel commercio, +114% per alloggio e ristorazione, +65% in trasporti e logistica. «Sono dati — spiega Calà — nettamente superiori a quelli di settori maggiormente strutturati come le attività manifatturiere (+32%) e le costruzioni (+22%). Da qui la nostra richiesta di implementare maggiormente la capacità di controllo degli organi ispettivi con più risorse dedicate a questa attività, ma anche con risorse destinate a massicce campagne di formazione».
Delle 13.173 denunce totali, quelle che si sono verificate durante il lavoro sono state 12.155 (92,3% del totale) mentre quelle in itinere (casa-lavoro) sono state 1.018 (7,7%). Scarso il divario di genere: con 6.884 denunce, gli infortuni per le donne rappresentano il 52,3% del totale + 127% rispetto al 2021 (+3.856), mentre gli uomini con 6.289 denunce valgono il 47,7% del totale e segnano +40,7% sul gennaio-maggio 2021.
«Dai dati emerge anche — dice il responsabile dello studio De Silva — che il 16% delle denunce di infortunio hanno come fascia di età coinvolta quella tra i 50 e i 54 anni (2.107 denunce su 13.173, la classe di età più numerosa), mentre l’aumento maggiore in percentuale è per i giovani dai 15-19 anni (+141%), 349 denunce in totale».
In riferimento agli infortuni Covid i dati si fermano ai primi 4 mesi di quest’anno: «Siamo a 4.355 denunce totali — continua De Silva — contro le 2.109 di tutto il 2021 e rispetto ai dati complessivi licenziati oggi possiamo desumere che i settori di attività più coinvolti siano quelli della pubblica amministrazione e difesa (+250%) e sanità e assistenza sociale (+226%)».
Dimezzate nel periodo di riferimento le denunce di infortunio mortale che passano da 8 a 4.