«In Regione Liguria sono aperte decine di tavoli, a cui però bisogna dare gambe che servano a correre. I soldi del Pnrr vanno spesi bene, in una visione unitaria con il bilancio della Regione: non possiamo mancare questo appuntamento con la storia. I soldi ci sono: c’è la volontà politica e la capacità di farlo?». Così il neo segretario della Cgil Liguria, Maurizio Calà, stamattina a Genova per la presentazione ufficiale, come riporta l’agenzia Dire (che ha fornito anche la foto).
«La prima cosa che proverò a fare è un’interlocuzione con la Regione − annuncia − bisogna iniziare a ragionare su programmazione e progettualità. Mancano piani industriali e bisogna decidere insieme che cosa fare per lo sviluppo, dalle infrastrutture alla sanità alle crisi industriali». Per il sindacalista, «i tavoli devono portare a un confronto vero e a una programmazione concreta con la Regione e con Toti. Non servono incontri pletoricamente aperti a tutti, ma con le organizzazioni che hanno una vera rappresentanza sul territorio certificata: non è che uno vale uno. Le assemblee generali in cui si invitano centinaia di persone e si hanno tre minuti per parlare non servono. Così come le discussioni non si possono fare solo sui giornali».
Calà sottolinea il fatto che Toti abbia mantenuto per sé deleghe importanti al bilancio e alla sanità. «Questo è un segnale anche alle organizzazioni sindacali, ma a maggiore potere corrisponde maggiore responsabilità e a maggiore responsabilità corrisponde maggiore necessità di confronto».
Anche la Liguria sarà colpita dalle ripercussioni legate al conflitto in Ucraina: «Non vorremmo che il governo intervenisse solo sulle aziende – afferma Calà – bisogna intervenire anche su energia e inflazione a favore di famiglie e lavoratori. Ho visto che si sta iniziando a riparlare di carbone e immagino che ripartiranno le discussioni sulle centrali Enel. Ma quello che sta succedendo non ci deve far tornare con la testa al passato, dopo che il Pnrr ci aveva dato una forte spinta a guardare verso l’innovazione. Dobbiamo evitare di spendere inutilmente soldi pensando solo alla guerra e non al futuro: la guerra non deve distoglierci dal percorso che dobbiamo continuare a fare».