Nel 1921 un’opera teatrale, “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, sconvolse le regole del teatro di prosa che, da quell’anno, non fu più lo stesso. Sempre nel 1921 vennero pubblicati due capisaldi della filosofia mondiale, “Tractatus logico-philosophicus” di Ludwig Wittgenstein e “Psicologia delle masse e analisi dell’io” di Sigmund Freud. Nello stesso anno nell’architettura e nel design Theo Van Doesburg annunciò la contaminazione del proprio stile con il nascente Bauhaus. Nell’arte, nove capolavori artistici realizzati da Picasso, Kandinskij, Mirò, Brach e Grosz diventarono punto di riferimento e di svolta dell’arte astratta e cubista, mentre nel cinema Charlie Chaplin creò uno dei suoi capolavori: Il Monello. E a Natale 1921 Giacomo Puccini ricevette la prima stesura del libretto di Turandot.
Un anno significativo, il 1921, sotto molteplici aspetti, denso di stimoli e svolte in ambito artistico, architettonico, filosofico, ma anche cinematografico, storico e letterario. Una sorta di portale di avvio a ciò che conta e perdura nel XX secolo. «Fu un anno ricco di eventi tali da apparirci il vero inizio del ventesimo secolo – spiega il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore – Immagini, musica, cinema, innovazione: quanti concetti si sono espressi nel 1921. E il 2021 sarà anche questo un anno di svolta? Quando faremo un vero bilancio non sarà che ci accorgeremo che solo con il 2021 è iniziato il terzo millennio?».
L’interrogativo, a cui non si dà risposta, chiude il cortometraggio Millenovecentoventuno, la porta del XX Secolo, che tra il 21 e il 30 dicembre verrà proiettato in sette piazze liguri, offrendo una serie di suggestioni ai cittadini che lo guarderanno. Il “corto” rientra nel progetto “21-21“, ideato e realizzato dall’assessorato alla Cultura della Regione Liguria e dal Teatro Nazionale di Genova. Il progetto è stato realizzato con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Carige, Fondazione Carispezia, Fondazione Agostino Demari.
«Ieri abbiamo visto la magia dell’illuminazione dei nuovi giochi di luce nelle vie di Genova – dichiara l’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo – con lo stesso obiettivo, quello di arricchire di immagini e suoni il passaggio in alcune piazze liguri, il video verrà proiettato come colonna sonora fornendo spunti di riflessione. Il progetto nasce da un’intuizione, una chiacchierata nella quale continuavano a emergere coincidenze e fatti memorabili avvenuti esattamente un secolo fa in tutti i campi, dall’arte alla scienza, che aprivano una riflessione sul reale inizio del secolo scorso. Il Teatro Nazionale da subito ha condiviso questa idea ed è nata questa produzione. Ne è uscito un video che non ha alcuna pretesa storica, ma semmai artistica e culturale. Per una visione più compiuta, statica e meditata, lo abbiamo donato alle scuole che potranno, nella loro autonomia, decidere come fruirne». Grazie alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, le scuole hanno a disposizione il cortometraggio da venerdì scorso.
Una “colonna sonora visiva”, con la voce narrante dell’attrice e direttrice della Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova Elisabetta Pozzi, e il contributo di Davide Livermore, che offre immagini, musiche, memorie, brevi filmati di quello che nel 1921 accadde, in vari ambiti: «Per prima cosa – spiega Margherita Rubino, co-ideatrice del progetto – pensavo al teatro, ai Sei Personaggi, alla consegna del libretto di Turandot a Puccini. Ma nel 1921, nel giro di pochi mesi, erano nati i tre partiti che determinano il Novecento, e allora è stata una specie di gioco, durante il quale si scopriva che il più grande filosofo del secolo, Wittgenstein, aveva pubblicato il suo unico trattato, che erano stati dipinti una quindicina di quadri di Picasso, Kandinskji, Braque, Grosz, pareva impossibile. Veniva imposto lo stile Bauhaus, Petrolini musicava Gastone, imitato poi da tutti per decenni. Le coincidenze tra fatti epocali sembravano non finire mai, ci fu perfino la consegna del Nobel ad Einstein in quell’anno. Così, prima abbiamo composto una sorta di puzzle, con gli amici del Nazionale, per musica e politica Alessandra Balestra, per cinema e Filosofia Giulia Sanguineti, poi è intervenuto Davide Livermore a dare un senso all’insieme e inquadrarlo nel dubbio, nella riflessione, nella grande domanda: se quello che cambia e determina il secolo è avvenuto nel 1921, quell’anno non sarà da considerare la svolta, ma anche il vero avvio del XX secolo».
Il video sarà proiettato su una struttura mobile, senza assembramenti, come filmato che scorre a ripetizione a partire da oggi, 21 dicembre, dalle 17 alle 19, in piazza Garibaldi a Sarzana. Seguiranno altre sei tappe: il 22 dicembre a Chiavari (piazza Matteotti), il 24 dicembre alla Spezia (piazza Verdi), il 27 dicembre a Loano (piazza Italia), il 28 dicembre a Rapallo (piazzetta G. Da Vico), il 29 dicembre a piazza de Ferrari a Genova e il 30 dicembre a Savona (piazza Del Brandale). «Abbiamo scelto alcuni dei Comuni più popolosi per dare maggiore visibilità al cortometraggio», precisa Cavo.